Violenza sulle donne, i dentisti “sentinella”: «Possono intercettare i segni su viso e denti»

I dentisti in campo per proteggere le donne dalla violenza
2 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Maggio 2019, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 15:46

Il viso tradisce i segni della violenza.  Piccole ferite o lesioni ai denti che dicono molto, anche di quelle botte subite che si vogliono nascondere. Ecco perché i dentisti possono dare un grande contributo nella lotta alla violenza e scendono in campo per proteggere le donne. Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa tra la Fondazione Doppia difesa Onlus e l'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), all'interno del progetto Dentista sentinella per individuare le violenze sulle donne.

​La Spoon River delle donne: una vittima ogni 60 ore

 



Mentre gli omicidi sono in calo, i femminicidi non accennano a diminuire. Si stima che, in media, ogni 72 ore una donna muoia di morte violenta.  I dati Istat rivelano come in molte donne sia ancora troppo bassa la consapevolezza di essere vittime di un reato; il 44% pensa che si sia trattato di «qualcosa di sbagliato», ma non di un crimine. E così la violenza viene taciuta o negata, si arriva addirittura a nascondere i segni sul viso. Quei segni che un medico coglie al volo. Andi e Doppia Difesa hanno deciso di collaborare, sulla base del protocollo d'intesa firmato dai rispettivi presidenti, Carlo Ghirlanda e Michelle Hunziker, «contro la violenza di genere e sui minori, mettendo in atto, ciascuno nel proprio ambito di competenza, attività di sensibilizzazione, di formazione degli operatori sanitari/dentisti, di informazione finalizzata a favorire sia il riconoscimento della violenza subita sia la richiesta di aiuto e l'offerta di sostegno legale e psicologico».
«I dati dimostrano che nel nostro Paese le donne subiscono violenza, fisica, sessuale, psicologica, economica, anche e soprattutto per mano di chi dovrebbe amarle e proteggerle! E purtroppo noi di Doppia difesa - afferma Michelle Hunziker - lo riscontriamo quotidianamente. Oggi la violenza sulle donne, anche quella cosiddetta domestica,che in passato veniva considerata un fatto privato da nascondere, o la conseguenza del gesto di un 'follè, è riconosciuta come strutturale manifestazione di rapporti non paritari tra i sessi, come la violazione dei diritti umani e ogni forma di discriminazione contro le donne». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA