Alla conferenza delle Nazioni Unite che si è tenuta a Oslo e che ha visto 21 Paesi donatori (e che promettere un totale di 363 milioni di dollari per rispondere e prevenire questo dramma) non si è parlato di altro. A lungo considerata un effetto secondario della guerra, la violenza sessuale nelle situazioni di conflitto è ormai riconosciuta come un'arma e un crimine.
Anche se raramente segnalate, le violenze sessuali continuano ad essere perpetrate nel mondo, gli autori restano impuniti e le vittime spesso vengono allontanate dalla società in cui vivono e ciò le rende ancora più vulnerabili e a rischio di ulteriori abusi. «La violenza sessuale non è più un orrore nascosto e non c'è nessuna scusa per restare inattivi contro questo odioso fenomeno», ha dichiarato il Segretario generale aggiunto agli affari umanitari Mark Lowcock.
I fondi stanziati nel corso della conferenza a Oslo, cui ha preso parte anche il medico e premio nobel per la pace Denis Mukwege, saranno destinati alle Nazioni Unite, alla Croce Rossa internazionale, ad alcune Ong oltre che alle associazioni di donne impegnate ad aiutare le vittime di violenza sessuale.
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