Una sciarpa rossa e bianca lunga 12 metri racconta le storie di oltre 60 donne: «É il simbolo di accoglienza e parità»

Una sciarpa rossa e bianca lunga 12 metri racconta le storie di oltre 60 donne: «É il simbolo di accoglienza e parità»
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Lunedì 6 Gennaio 2020, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 21:55

La sciarpa è lunga 12 metri. E non è ancora completata. Oggi sono più di 60 le donne che hanno aderito all'invito della commissione per le pari opportunità del Comune di Narni lavorando ai ferri un pezzo di quella che sarà la sciarpa dell'accoglienza, della solidarietà, della condivisione e delle pari opportunità.

Una performance artistica di coinvolgimento che ha visto al lavoro donne giovani e meno giovani, di ogni condizione sociale, culturale e professionale. Da Eva, 4 anni e mezzo, la più piccola mascotte della commissione insieme a Leone, alle donne più mature dei centri sociali. Ci hanno lavorato l’assessora Silvia Tiberti, le dirigenti e le impiegate del Comune, docenti universitarie, maestre, casalinghe, avvocatesse, attrici, artiste e pensionate. E poi la giornalista di Rai 3, Maria Luisa Di Simone, i membri della commissione, tanti medici a partire Andreina Leonardi, accompagnata dal marito, Mauro Abbandonati, che per l'occasione si è infilato le scarpe rosse

L'albero di Natale all'uncinetto delle nonne conquista le piazze d'Italia e del mondo


«Tutte hanno aderito con prontezza, lo spirito empatico e di condivisione della sciarpa ha conquistato tutti - dice Mariacristina Angeli, la presidente della commissione pari opportunità. La sciarpa si è arricchita così delle storie di tante donne, della sapienza delle mani più o meno esperte, ma comunque portatrici di gioie e dolori, di sorrisi e di pianti.  Chi ha affidato le proprie pene ne è uscita alleggerita per averle lasciate fra quelle maglie, chi ha portato note di gioia e di allegria, ne è uscita contenta per averle condivise  donandone a chi  avesse bisogno di  conforto e di prenderne un po'. La sciarpa diventa la forza di lasciare andare qualcosa di sé affidandolo in custodia a chi se ne prenderà comunque cura, il sollievo di condividere e trarne beneficio. Una sensazione emozionale unica e difficile da descrivere a parole. Eppure, tenendo quella sciarpa fra le mani, tutte quelle storie ed esperienze vengono condivise e si sentono vibrare». Mariacristina, educatrice e animatrice socio-culturale, presidente dell'associazione Minerva, è convinta da sempre che la formazione artistica-culturale sia utile per veicolare le iniziative sociali.

Una sciarpa che cambia colore e racconta le donne E una mostra che parla di uguaglianza e diritti


L’iniziativa nasce a novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Le prime maglie “pubbliche” sono state fatte durante il seminario formativo dedicato al linguaggio di genere promosso dalla commissione narnese insieme alla consigliere di parità provinciale e regionale. Poi ancora il 25 novembre nella giornata organizzata dal Comune, e durante la presentazione del calendario 2020 e della mostra "Uguali ....Tutti diversi @le parole della parità…".
Accanto alle uscite “pubbliche” della sciarpa, ce ne  sono state molte altre, che hanno visto una staffetta di mani di donne che ci hanno lavorato. Molte hanno lavorato la sciarpa singolarmente poi hanno portato i pezzi che sono stati assemblati.  E Mariacristina Angeli ha toccato tanti luoghi portando con se quella sciarpa solidale.
Che si può ammirare sulla vetrina di alcuni negozi, che ha visto all'opera i centri sociali Ancescao di Narni Scalo e di Narni Centro e tanti privati case.
La sciarpa ha sostato al centro diurno Il Faro dell'usl Umbria 2, e le operatrici e le utenti ci hanno lavorato  acquistando personalmente il filato.

Solidarietà, bottiglie da collezione all'asta per le donne vittime di violenza

«A novembre per la sciarpa è stato usato il colore rosso, come simbolo di sangue e violenza, poi a dicembre per la presentazione di calendario e mostra è stato usato invece il bianco, simbolo di purezza d’animo e solidarietà, nelle prossime iniziative cambierà nuovamente colore. La sciarpa continuerà a girare infatti fino alla fine del mandato della commissione» assicura la Angeli. «Sono una raccoglitrice di storie - aggiunge -  insieme a Loredana Bobbi è già stato fatto un percorso di scrittura autobiografica e per raccoglitrici di storie. Chissà, magari uno scritto accompagnerà un giorno questa sciarpa, una memoria orale, scritta e fotografica tramandabile, del nostro territorio che, insieme al calendario, lasceranno una traccia del nostro mandato».
La sciarpa sarà protagonista di una scena del prossimo spettacolo teatrale della “Compagnia del Faro”  del centro diurno il Faro dell'usl, in fase di preparazione con la regista, Cristina Rossini.
La sciarpa deve crescere, è pronta a raccogliere anche le storie di tanti uomini e la Angeli fa un appello: «Donateci la lana, portate i vostri pezzi lavorati. Insieme riusciremo a far diventare ancora più imponente la sciarpa dell'uguaglianza e della solidarietà».
 

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