Ronaldo nei guai, negli Usa si riapre il caso di stupro: al calciatore chiesti 215 mila dollari

Ronaldo nei guai, negli Usa si riapre il caso di stupro: al calciatore chiesti 215 mila dollari
di Flavio Pompetti
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Martedì 6 Ottobre 2020, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 09:07

Ennesimo colpo a sorpresa nella disputa tra Cristiano Ronaldo e Kathryn Mayorga, la donna che da dieci anni lo accusa di averla stuprata nella suite di un albergo di Las Vegas. Un giudice della cittadina del Nevada ha rigettato la richiesta dei legali di CR7 di annullare la causa civile che Mayorga ha intentato contro di lui. Le parti dovranno ora accordarsi entro la fine di novembre sulla data di inizio del processo. Se il tribunale riterrà necessario convocare il calciatore in aula, Ronaldo potrebbe essere costretto ad affrontare alla presenza del pubblico un faccia a faccia con il passato, e con la donna che non vede da undici anni. I due si erano incontrati a giugno del 2009 mentre il calciatore era in vacanza a fine campionato presso l'Hotel Palms di Las Vegas. La giovane donna, al tempo 25enne, stava divorziando dopo un solo anno di matrimonio dall'amico di infanzia che aveva sposato, e lavorava al vicino nightclub Rain. Racconta che in una pausa di lavoro era andata nell'area vip del Palms, dove aveva iniziato a ballare con Ronaldo. L'atleta le chiese di accompagnarlo nella sua suite, e lì le offrì di cambiarsi per un tuffo nella Jacuzzi. Quando lei uscì dal bagno lo trovò nudo con il membro eretto, e con la richiesta di ricevere un rapporto orale.

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Kathryn racconta che a quel punto si è rifiutata, ma vista la tensione in cui si svolgeva la scena ha baciato Ronaldo nel tentativo di dissuaderlo. Lui invece ha approfittato dell'abbraccio per trascinarla con sé e gettarla sul letto, dove l'avrebbe sodomizzata contro il suo volere. Terminata la violenza, il calciatore si sarebbe pentito: «Scusami, normalmente mi comporto come un gentleman». La mattina dopo la polizia cittadina ricevette la telefonata della giovane che denunciava di essere stata violata con la forza, un accusa che in Nevada prevede anche il carcere a vita. Gli agenti che la prelevarono da casa sua la portarono in ospedale per sottoporla al un test che rivela i segni di uno stupro.
 

 


ACCUSA CONTRO IGNOTI
L'analisi medica confermò la versione di Kathryn, ma lei si rifiutò di fare il nome dell'uomo che l'aveva assalita. Il caso giudiziario fu chiuso con una accusa contro ignoti, e l'anno successivo Mayorga firmò in cambio di 375.000 dollari un accordo di non divulgazione, nel quale Ronaldo non riconosceva alcuna colpa, ma acconsentiva di pagare la somma per mettere a tacere la disputa. Due anni fa la donna, oggi 35enne, ha deciso di impugnare quell'accordo, incoraggiata dall'ondata crescente del movimento Me Too. Ha intentato, e perso, una causa penale contro CR7 che finalmente indicava come l'autore dell'assalto, e dopo la sentenza ha aperto una causa civile per invalidare il patto, in quanto sostiene che al momento in cui l'ha firmato non era in pieno controllo della sua volontà. A sostegno della richiesta Kathryn ha consegnato al giudice perizie e pareri di uno psichiatra e di uno psicoterapeuta che l'hanno avuta in cura negli anni successivi all'episodio. Anni duri per la donna, che ha attraversato crisi di identità, depressione, e difficoltà a mantenere le tante posizioni di lavoro che ha iniziato e abbandonato.
Oggi è giunta ad un maggiore punto di equilibrio: vive con i suoi genitori, e insegna educazione fisica in una scuola elementare di Las Vegas. Il giudice ha concluso che la questione della stabilità mentale non può essere decisa in via arbitrale, ma dovrà essere dibattuta in tribunale, e per questo ha rinviato le parti in aula. Mayorga chiede un indennizzo di 215.000 dollari per i danni che le sono stati causati dall'accordo, e inoltre chiede di essere sollevata dall'impegno al silenzio che ha firmato. È facile immaginare che se la richiesta sarà accolta, il prossimo passo sarà un intervista di alta visibilità o addirittura la scrittura di un libro. Ronaldo ha sempre negato lo stupro, e l'intera famiglia, dalla madre alla compagna Giorgina, si sono sempre schierati in sua difesa. Nei mesi scorsi ha fatto sapere che è interessato a dimostrare la sua innocenza, ma non ha nessuna intenzione di alimentare il circo mediatico allestito da chi intende cercare notorietà a sue spese.

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