Finge di ordinare una pizza e chiama la polizia per salvarsi dal compagno violento

Finge di ordinare una pizza e chiama la polizia per salvarsi dal compagno violento
di Veronica Cursi
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Martedì 4 Agosto 2020, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 14:22

«Pronto mi serve una pizza, subito». Sono le 21.25. Il tono della voce è concitato. Al telefono c'è una donna  sudamericana impaurita.  Ha appena chiamato la questura di Torino ma il suo non è un errore. Finge di ordinare una pizza, in realtà sta contattando la polizia per farsi aiutare. Accanto a lei c'è il suo compagno e il figlio di 10 anni. L'uomo li ha appena massacrati di botte perchè il televisore non funziona e doveva fargliela pagare. E' l'ennesimo pomeriggio di insulti dentro quella casa nel quartiere Barriera di Milano a Torino. Ma è la prima volta che l'uomo, tornato a casa ubriaco, li picchia con tutta quella violenza. E stavolta la donna prende coraggio e con uno stratagemma chiede disperatamente aiuto.

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Si ricorda di un video rivolto alle donne vittime di violenza, che aveva visto su internet qualche mese fa, e chiama il 112. Dopo aver composto il numero unico di emergenza ordina una pizza «baby» per il figlio e, di fronte allo stupore dell’operatore che le chiede «sa con chi sta parlando?», conferma: «Sì, vorrei proprio una pizza. Una piazza in via... per favore», ripete la donna all'operatore dall'altra parte del telefono. Il poliziotto Vincenzo capisce subito che non si tratta di un errrore e che bisogna intervenire. «Signora sta bene?», «No», dice lei con la voce rotta dalle lacrime. In sottofondo si sentono delle urla e dei colpi. «Vai via da lì, allontanati, resta con me», dice ancora il poliziotto. «Non posso», ripete lei disperata. «Arriviamo subito», assicura l'operatore. E così è. Invia subito una pattuglia. Quando suonano alla porta del suo appartamento, l'uomo apre credendo sia il ragazzo della pizza, invece si trova davanti i poliziotti che lo arrestano. 
 


 

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