Impara dal passato e lascialo andare, sii come una fiamma che brucia senza residui

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Giovedì 2 Maggio 2019, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 15:01

Lo zen ama i paradossi. Il fatto è che la nostra vita è un paradosso. Il mare che è più vasto di ogni nostro pensiero è composto di ossigeno che ravviva la fiamma e di infiammabile idrogeno ;

Una buona parola per te stessa e per gli altri, una buona azione per te e gli altri, un pensiero accogliente per tutti. Questo ti fa sentire parte di una società migliore, nonostante le ingiustizie quotidiane. ;

Il nostro mondo è complicato e stimolante, ma non esiste metafora di serenità che non rievochi la solidità della terra, la limpidezza del cielo, la quiete di uno stagno. ;

Esiste un lago calmo, silenzioso, ampio e trasparente. Basta che chiudi gli occhi e fai un respiro consapevole e lo rivedrai sempre davanti ai tuoi occhi.;

Cedere alle passioni è piacevole, ma alla lunga non fa sentire meglio. Il momento presente è uno spazio molto più ampio e accogliente di quello che pensi: a volte non è piacevole, ma nel tempo allevierà ogni afflizione.;

Non ricercare la visibilità, non vivere nell’ombra degli altri. Ogni passo su questa terra è un miracolo, non hai bisogno di null’altro se non di te stessa.;

La vita ha molti doni. Non sprecarne nemmeno uno. Non abusarne. Non usarli contro gli altri. Non usarli contro te stessa perché tu sei il primo dei doni;

Una volta c’erano gli asceti devoti al supplizio, oggi la veste è più sottile: senso di colpa e rimorso. Non ascoltarli se non portano al riscatto;

La persona stupida soffre solo quando iniziano le conseguenze delle loro azioni. Non essere stupida, avverti il dolore nel piacevole appena lo assaggi;

Una volta c’erano gli asceti devoti al supplizio, oggi la veste è più sottile: senso di colpa e rimorso. Non ascoltarli se non portano al riscatto;

In ogni occasione in cui ti coglie il rammarico o il rimorso per qualcosa di sbagliato o di fatto male, poggia il primo piede nella realtà. Ma restare nel rammarico significa restare sola su quel piede, in un equilibrio estenuante;

’è un modo per prendere senza togliere? le api impollinano i fiori preservando l’ecosistema.;

Quando la mente è irrequieta il cuore è un fiore chiuso. Quando il fiore si dischiude la mente si ferma a contemplarlo.;

L’ignoranza non è mai passiva. È una catena che si restringe giorno dopo giorno. Coltiva una mente aperta, non essere la tua stessa prigione.;.

La mente e il cuore sono sottili, inafferabili e elusivi. Per questo per eluderli non li devi afferrare: basta osservare la loro sottigliezza e la loro elusività.

C’è una grande differenza tra controllare ed educare, la prima conduce alla sofferenza e la seconda alla gioia.

Spesso il cuore freme o soffre, monta come marea il dolore. Anche le maree passano. Non perdere tempo, nella quiete ricostruisci la tua casa.

 È normale che la mente sia irrequieta, o afflitta da dolori. Lentamente si riesce a educare, l’importante è iniziare adesso.

 In ogni momento di presente vissuto pienamente, la tua strada diventa più piacevole e la meta più vicina… anche se perde di importanza. E ogni passo diventa un tripudio, un passo di danza.

La distrazione confonde e impaurisce. La consapevolezza e l’attenzione a volte permettono di superare ostacoli grandi e piccoli, più spesso ce li fa accettare.

Quando ti risvegli a te stessa, a quella che sei e a quello che puoi diventare, la compassione ti abbraccerà con calore. E potrai comprendere il dolore subito;

Non perderti e non girovagare troppo nei desideri dei sensi, nel rancore e nella svogliatezza. E ricorda che il problema è solo nel girovagare.;

 Non c’e miglior possesso della propria presenza d’animo, perché è un dono che rinnovi silenziosamente un giorno dopo l’altro.;

Imparare ad essere isola di sé stessi è una rotta dolorosa e lontana, ma il non perseguirla ti renderà per sempre naufraga in un paradiso ostile.;

La gioia nasce da un atto deliberato che unisce te e gli altri, in modo evidente o sottile. Imparare a esultare per il bene comune ti avvicinerà a tutte le persone che incontrerai. ;

impegnarti con tutta te stessa e dedicarti alla vita, nella sua pienezza, è la libertà che ti ripagherà con maggiore gioia;

Hai solo una casa, una sola dimora cui sempre tornare: l’esperienza presente, la consapevolezza del vivere qui e ora. ;

La consapevolezza è un dono prezioso che rende la tua vita più compiuta e piena. Puoi riacquistarla in un semplice respiro e in qualsiasi gesto amorevole;

Non c’è molto da sapere, ci sei tu e ci sono gli altri. Ti basta sapere questo. Il resto è un impegno comune;

Sai cosa è giusto e sbagliato meglio di chiunque altro, non essere pigra. Agisci bene e con correttezza, poi ci farai l’abitudine ad essere felice..;

Nel momento presente c’è un grande spazio di spontaneità e vividezza che può calmare la tua mente anche quando parte del tuo mondo sta andando in frantumi. Respira. Insipira e espira nuovamente, in quell’istante c’è ancora della felicità.;

Non assillare la tua mente con quel che dovevi e non hai fatto. Non essere schiava dei torti che hai seminato, ma raccogli il coraggio e inizia una nuova semina insieme agli altri.;

Nella luce preoccupati del buio che verrà, nel buio tieni accesa la lampada della consapevolezza: non rischiarerà soltanto te.;

Quando con maggiore chiarezza vediamo i nostri errori, lo sconforto si abbatte con forza. Resta lucida, passerà. Resta aggrappata al presenta, il dolore sarà forte. Ma non temere, passerà.;.

Che cos’è in fondo la gioia? Apprezzare le proprie buone azioni. Investi nel bene, ti riempirai le tasche di felicità.;

Non c’è scelta più altruistica di pensare al tuo equilibrio. Viviamo in un oceano di relazioni e in questo modo influenzerai la marea. ;

Non c’è scelta più altruistica di pensare al tuo equilibrio. Viviamo in un oceano di relazioni e in questo modo influenzerai la marea.;

Non pensare a te, pensa agli altri. Ricorda che tu sei gli altri per le altre persone. Così penserai davvero a te stessa.;

La verità è una costruzione, non metterci mai tutta te stessa, ma con tutte le tue forze costruisci la migliore verità condivisa possibile.;

La menzogna non è tanto mentire, quanto confondere e mischiare il vero e il falso. Non confonderti e non confondere. Sei unica, come tutti.;

Cura il comportamento in ogni dettaglio, è il miglior dress code per gli appuntamenti importanti della tua vita.;

Ama con tutta te stessa le piccole cose quotidiane: ciò che è banale costruisce l’80 percento dei nostri ricordi e della nostra vita.;

L’abito non fa il monaco, ma la trascuratezza è la porta della sofferenza. Cura i particolari.;

Il corpo conserva la cifra delle tue emozioni: ascoltalo sempre.;

Non essere pigra, il tempo corre. Non affrettarti, esiste solo il presente. Non essere oziosa, anche tu sei tempo. Non sprecarti.;.

Riflettere sul fatto che le cose finiscono aiuta dimenticare odio e recriminazione.;.

Una pratica tibetana dice di immaginare che ogni persona sia stata tua madre in un’altra vita. Il che significa che tu sei stata a tua volta la madre di tutti. Per questo sei la persona più importante che hai.;.

Pazienza è sinonimo di amore. Sii paziente con te stessa. Sei l’unica persona su cui puoi contare per vivere serena con gli altri. ;.

Nell'insinuazione trova casa l'irrequietezza. Osserva l'Esperienza senza giudicare;.

Vivi con semplicità il mondo, e coltiva una mente semplice. Il dolore si annida nella complessità.

Il rancore è dolce come il miele. Goccia dopo goccia ne restiamo quasi estasiati. Nota la sua dolcezza e dolcemente te ne libererai.

La mente custodisce quello che siamo. Sii custode della tua mente per essere serena anche nelle piccole cose.

Un respiro dopo l'altro, dimorando nella chiarezza di una mente aperta, possiamo scoprire che lasciar andare non è altro che un profondo rispetto di sé e degli altri. Un rispetto che lascia essere, al di là delle pretese e critiche.;

Avendo cura della nostra mente, abbiamo cura di noi e degli altri. Se sviluppiamo equilibrio, gentilezza e saggezza saremo una grande risorsa per il bene di tutti./p>  

Essere equanimi non è allontanarsi dalla vita, ma trovare la giusta vicinanza a quello che accade/p>  

Tornare consapevolmente al respiro è tornare alla presenza: una base sicura sempre disponibile su cui possiamo fare affidamento. /p>  

Per salire su un tetto non metteremmo una scala in una buca, ma sul terreno solido. Tuttavia  ci aspettiamo che notando continuamente quello che manca in noi e negli altri ci migliorerà. E' molto più utile l'incoraggiamento che viene dall'amichevolezza e che nota prima quello che c'è. Così potremo arrivare più in alto di quanto immaginiamo.

Le opinioni che abbiamo su di noi sono come lo sguardo di qualcuno che non c'è: come dovremmo apparire, come dovremmo parlare, cosa dovremmo pensare, chi dovremmo essere. Coltivando una mente silenziosa, impariamo a liberarci da questo sguardo e gustiamo la pace di non dover essere nulla in particolare.

Quando discutiamo, avere ragione o avere torto sono una trappola che incastra. Ma se ascoltiamo consapevoli, possiamo rispondere da un cuore in pace: così possiamo coltivare la nostra libertà e quella altrui.

"Io sono fatta così" - "tu sei fatto così" - attaccarci alle idee che abbiamo su di noi e sugli altri ci chiude alla sorpresa del cambiamento, e alla possibilità di liberarci.

Quando ci sentiamo confusi o sopraffatti, possiamo sempre fermarci un momento, inspirare ed espirare consapevolmente, prenderci un momento per osservare, e poi agire.

Siamo il frutto delle nostre azioni, ma nessuna azione ci determina completamente: abbiamo sempre la possibilità di aprirci, conoscere e liberarci da quello che ci condiziona.

La fiducia in se stessi non è arroganza o presunzione, è sapere che possiamo conoscere quello che c'è, e coltivare un cuore libero dalla paura e dalla confusione.

Le nostre fragilità sono occasioni preziose di coltivare la gentilezza. Accogliendo i nostri limiti possiamo scoprire il coraggio di un cuore aperto e in pace.

Conoscere quello che c'è momento per momento nella nostra esperienza, è coltivare una mente libera: questa è la Via di Mezzo.

L'equazione della felicità è capire che la tua identità è formata al 33% da quello che chiami “Io”, al 33% dagli altri, al 33% del mondo che hai vissuto e che vivi… e poi resta un 1% che nessuno sa che cosa sia, ma che lascia aperte le porte del possibile.

Ogni volta che dici “io” o “mio”, ti allontani dall’esperienza e osservi il mondo che vorresti ma che non c'è.

Non fidarti delle verità: la verità è una costruzione, fidati di quello che accade qui e ora: osserva quello che stai vivendo.

Disistima e egocentrismo hanno una radice comune, si basano solo su sul tuo punto di vista. Lascia che la tua identità sia un dialogo con gli altri.

Non rallegrarti quando ti lodano, non buttarti giù quando ti biasimano. Nessuno sa chi sei e quanto vali, nemmeno tu. Resta aperta alla vita.

 
Stefano Ventura e Massimo Paradiso - Centro Meditazione Roma - centro di meditazione buddhista laico e secolare

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