Top model neo mamma rompe il tabù del post partum: «cari uomini non è una passeggnata rose e fiori»

Top model neo mamma rompe il tabù del post partum: «cari uomini non è una passeggnata rose e fiori»
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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 14:39

Post-partum. In medicina questa parola latina ha lo stesso significato in quasi tutte le lingue. Dietro al post-partum si celano drammi nascosti che non sempre vengono a galla, anche perché nel periodo che segue la nascita di un figlio, sono le stesse neo mamme ad autocensurarsi pubblicamente dei problemi collaterali da affrontare ogni giorno. Oltre alla depressione ci sono fastidi, dolori, il sangue che continua a colare anche per mesi. Oggi grazie ai social le neo mamme tendono a condividere queste esperienze, creando gruppi, in Francia è nato persino un ashtag #MonPostPartum che, lungi dal fornire la visione da cartolina del parto perfetto e senza inconvenienti, mostra senza veli   tutto quello che comporta per la neo mamma, rompendo il tabù della femminilità, del ciclo, del corpo di nuovo in trasformazione, degli inconvenienti continui.

Ad infrangere ogni barriera è stata la modella Ashley Graham che su Instagram ha postato una fotografia in cui si mostra mentre è in bagno, con la pancia ancora ben visibile e la spiegazione che non avrebbe mai immaginato di cambiare tanti pannolini, facendo riferimento sia a suo figlio, che alle proprie perdite di sangue. «Cari uomini vorrei dirvi che il parto non è tutto rose e fiori».

Ashley con questo post - condiviso immediatamente migliaia di volte - ha voluto rilanciare una polemica nata la notte degli Oscar, quando la rete televisiva ABC si è rifiutata di trasmettere la pubblicità di una nota marca di assorbenti igienici perchè ritenuta troppo cruda. Lo spot pubblicitario aveva al centro della scena una ragazza in una tipica situazione post partum: dentro una toilette intenta a cambiarsi e con la pancia ancora ben visibile.

Nel frattempo in Francia quattro intellettuali conosciute per battersi per i diritti delle donne hanno fatto decollare l'ashtag MonPostPartum, con la frase «i dolori, il sngue, le lagrime. Forse non eravamo preparate. Ed è il momento peggiore della mia maternità». 

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