Palermo è "donna", la prima guida in rosa. Marilena D'Asdia: «L'ho scritta per stupire e far innamorare»

Palermo è "donna", la prima guida in rosa. Marilena D'Asdia: «L'ho scritta per stupire e far innamorare»
di Laura Larcan
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Lunedì 10 Agosto 2020, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 16:11
Prendi una città come Palermo e raccontala rigorosamente al femminile. Strade, palazzi e mercati diventano accoglienti come un’amica, a volte sfacciata e sciatta, ma sempre luminosa e bellissima. Può essere svelata da prospettive diverse: non solo quelle delle architetture barocche, ma anche quelle delle grida del mercato o degli abitanti dei quartieri più difficili, degli angoli segreti e di tante donne come Topazia Alliata, Elvira Sellerio o Letizia Battaglia. Insomma, un'impresa letteraria, ma con colonna sonora abbinata. E' la guida che ha escogitato Marilena D'Asdia con la sua "Palermo è donna" (Edizioni Permesola, che da anni cerca il lato femminile delviaggio).

Marilena D'Asdia non può che essere palermitana col cuore e con l'anima, anche se è nata a Roma (i genitori vivevano ancora a Roma quando lei è nata). E' cresciuta in Sicilia fino alla laurea in Lettere (la sua passione è l'archeologia, a Roma è arrivata per la scuola di specializzazione alla Sapienza). L'idea di una guida di Palermo in rosa è nata dall'editrice Daniela De Rosa che gestisce la collana di guide turistiche pubblicate con il sito www.permesola.com.




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Ci sono dei luoghi del cuore al femminile?
«Direi che è tutta la città, la sua aria, i colori, l'odore del mare, ma anche le facce e la cadenza dei palermitani e le loro abitudini che ho cercato di raccontare, i posti per i bambini, certi borghi di mare non bellissimi, ma autentici - racconta l'autrice - Ho cercato di restituire sempre l'atmosfera di certe zone della città. Credo che si possa cercare una meta a seconda della propria fantasia, dell'umore che si ha, di come ci si sente, di una curiosità particolare in quel momento. Se si ha voglia di verde o di mare, di caos folkloristico o d'arte, di gastronomia o storia degli ultimi trent'anni...».

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Mamma di bimbi piccoli, lavoratrice (si occupa di comunicazione), con tante idee sulla "sua" Palermo, ha scritto la guida di notte («l'unico momento libero dagli impegni»): «E' femminile anche per questo, perché l'ho scritta con fatica, nei duri mesi di lockdown, pensando alla mia amata Palermo». Chi è il suo lettore ideale? «Un lettore curioso, che non vuole una guida tradizionale, che vuole conoscere Palermo sotto una chiave diversa, come te la farebbe conoscere un palermitano che ti vuole colpire, stupire, far innamorare. Certo, ci sono gli splendidi San Giovanni degli Eremiti, San Cataldo, la Palazzina Cinese, o la Cappella Palatina, sono tutti posti arci-noti, ma Palermo può raccontare anche altro ancora, ed è su questo mondo più segreto che ho puntato. Ecco, diciamo che se conosci bene Palermo, qualcosa di nuovo nella mia guida lo trovi. Perché l'universo femminile è tutto da intercettare, vivere, gustare».

La particolarità, poi, è che ogni luogo ha la sua colonna sonora. Perché "Palermo è donna" è una guida da leggere, ma anche da ascoltare: è stato il musicista Bruno Cirrone, palermitano anche lui con la sua band, a firmare la Playlist. Buona lettura e ascolto, allora. 
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