A OperaEstate la danza dedicata alle Haenyeo le donne pescatrici di Jeju Island tutelate dall'Unesco

Spettacolo dedicato alle Haenyeo, le donne pescatrici di Jeju Island in Corea
di S. Ant.
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Venerdì 16 Agosto 2019, 21:30
Danzatrici immerse in cabine trasparenti coIme d’acqua. Il racconto delle “Haenyeo”, donne pescatrici di Jeju Island in Corea - dal 2016 tutelate dall’Unesco quale Patrimonio culturale immateriale dell’umanità - è l'attesa prima nazionale che la celebrata compagnia coreana Elephants laugh presenta a Operaestate 2019, il festival declinato tra danza, teatro e musica in corso fino a settembre a Bassano del Grappa.

Il debutto nazionale è domani, sabato 17 agosto, in programma alle 21 nel Chiostro del Museo civico. “Muljil” è lo spettacolo che la compagnia orientale dedica alle donne asiatiche che si tuffano in mare per raccogliere molluschi e alghe. Un lavoro antico, divenuto nei secoli prerogativa femminile tramandata di madre in figlia. Una sfida costante che le porta a stare in bilico ogni giorno fra la vita e la morte.


«E' provato che immergendosi in apnea ogni pescatrice Haenyeo - racconta l'artista Jin Yeob Lee di Elephants Laugh - si trovi almeno due volte, ogni giorno, faccia a faccia con la morte, in momento critico di respiro, con l'angoscia di dover resistere per risalire e riprendere fiato. Una sfida continua ai propri limiti, immergendosi in acque fredde, fino alla profondità di 20 metri, senza l’ausilio di bombole d’ossigeno e solo recentemente resa meno dura grazie alla protezione di mute da sub, che hanno sostituito la tradizionale dotazione di calzoncini e canottiera di cotone».

Solo le donne determinate a rischiare la propria vita possono superare questi momenti di crisi. Con gli artisti a muoversi nelle cabine piene d’acqua, la compagnia crea uno spettacolo toccante in uno dei chiostri più antichi del Veneto. Una performance che si concentra su una comunità nella quale si inizia a immergersi sin da giovanissime, imparando a conoscere il mare e le specie marine. Ma l’attività delle pescatrici e il messaggio di Muljil esalta l’importanza della collaborazione tra donne - a volte in una catena generazionale che unisce nonne, madri e figlie - che condividono rischi e fatiche.

Un crocevia di vita e morte che si intersecano a storie di migranti (quattro di loro coinvolti nello spettacolo) e di genti che attraversano mari, storie che arrivano nella nostra vita quotidiana.
«Per noi è stata anche una significativa metafora da portare in scena - spiega ancora Jin Yeob Lee - Ogni giorno c'è chi si trova faccia a faccia con la morte, con una fatica che ci schiaccia nel quotidiano delle nostre vite. La sfida è risalire, resistere e trovare la forza di tornare a galla».

Uno spettacolo che toglie letteralmente il fiato, che evoca viaggi e incontri e immergendo in cabine trasparenti colme d’acqua i suoi protagonisti. Una nuova sfida artistica di Elephants laugh che crea performance site specific basate su comunità specifiche e si concentra sull'estensione del ruolo del pubblico creando performances che richiedono la partecipazione attiva dello spettatore.
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