Omofobia, in tremila a Milano per dire dire stop alla violenza e chiedere «una buona legge»

Omofobia, in tremila a Milano per dire dire stop alla violenza e chiedere «una buona legge»
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Sabato 10 Ottobre 2020, 19:51

Più di 3000 persone sono scese in piazza della Scala, oggi a Milano, a 10 giorni dalla discussione alla camera della pdl Zan, per dire Ora basta e chiedere «una buona legge contro l'omolesbobitransfobia e la misoginia». Sul palco, insieme ai sentinelli e agli altri organizzatori, sono saliti anche Elly Schlein, vice presidente dell'Emilia Romagna, Alessandro Zan, relatore della proposta di legge, Maria Antonietta D'Oria sindaca di Lizzano, che ha difeso i suoi concittadini che protestavano contro il rosario per difendere la famiglia dalla legge sull'omolesbobitransfobia. E poi ancora la senatrice M5S Alessandra Maiorino, in prima fila nell'approvazione del DDL Zan, e Gianmarco Negri, primo sindaco transgender d'italia. «Non solo sono numeri sbalorditivi in epoca Covid, ma questa manifestazione - dice Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli - vede insieme anime diverse ma con un obiettivo comune: guarderemo quello che succede in Parlamento con grandissima attenzione, perché c'è la possibilità che la destra peggiori questa legge e la renda non adeguata ai diritti e alle aspettative delle persone Lbgt e delle donne».

La manifestazione è stata aperta da due minuti di musica, con tutti i manifestanti seduti, con la mascherina e a distanza di sicurezza, in ricordo di Maria Paola Gaglione, uccisa dal fratello per la sua relazione, e in solidarietà «con chi soffre per la discriminazione ma non finisce sui giornali, i numeri sulla violenza verso le donne e la comunità lbgt sono sottostimati, dalle cronache - conclude Paladini - emerge solo la punta dell'iceberg».

L'altra manifestazione

A poca distanza, in piazza Duomo, le femministe della rete Non una di meno con un flash mob hanno spiegato che serve «Molto piu di Zan». «Una legge che punisce chi ci aggredisce non basterà, ma - sottolineano - è un passaggio importante». Poi, però, sono necessari «la moltiplicazione degli spazi femministi e transfemministi, dei centri per il sostegno delle vittime di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o di identità di genere». Il sindaco Giuseppe Sala in un post su fb ieri ha chiesto «al Parlamento di accelerare la discussione sul disegno di legge Zan e di farlo in tempi rapidi, superando gli ostruzionismi che ne rallentano l'approvazione».

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