La Norvegia è il miglior paese al mondo per essere donne, lo Yemen il peggiore. Migliora l'Italia

Donna yemenita in ospedale (dal sito UN Women Watch)
di Simona Verrazzo
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Sabato 2 Novembre 2019, 14:43

E’ la Norvegia il miglior paese al mondo per essere donne, seguito da Svizzera e Finlandia, mentre l’ultimo è lo Yemen, preceduto da Afghanistan e Siria. A stabilirlo è la nuova edizione, la seconda, del Women, Peace and Security Index, realizzato dal prestigioso Georgetown Institute for Women, Peace and Security di Washington, in collaborazione con il Peace Research Institute Oslo.

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Il report di quest’anno (Women, Peace and Security Index 2019) ha un’importante novità, con un numero maggiore di paesi presi in esame, 167 contro i 153 del 2018, quattordici in più. Tra questi spiccano la Libia, il Sud Sudan e Hong Kong, considerato a sé stante rispetto alla Cina. Una lista sempre più lunga, con un campione sempre più vasto che, in proporzione, copre oltre il 98% della popolazione mondiale.

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L’indice è anche la fotografia della ricchezza, sia economica sia sociale, delle diverse regioni del mondo, con il nord Europa che domina la parte alta della classifica, mentre Asia e soprattutto Africa, in particolare i teatri di guerra, sono in coda. La top ten al vertice vede: Norvegia, Svizzera, Finlandia, Danimarca, Islanda, Austria, Regno Unito, Lussemburgo, Svezia, Paesi Bassi, Canada ed Estonia. Questi invece gli ultimi dieci: Yemen, Afghanistan, Siria, Pakistan, Sud Sudan, Iraq, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Mali, Libia, Sudan e Ciad.

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Sono undici gli indicatori della griglia di valutazione, tutti rapportati con la popolazione femminile, raggruppati in tre voci: inclusione (educazione, inclusione finanziaria, occupazione, utilizzo del cellulare), giustizia (rappresentanza parlamentare, discriminazione legale, preferenza nel sesso del nascituro, norme discriminatorie) e sicurezza (violenza privata del partner, sicurezza comunitaria, violenza organizzata).

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Comparando il rapporto con quello dello scorso anno, va segnalato il miglioramento, anche se piccolo dell’Italia: nel 2018 il nostro paese era al 32° posto, mentre nel 2019 è al 28°. Uno stimolo ad avanzare ancora di più.
 
 

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