Victoria's Secret, gli angeli all'inferno: ex manager accusato di molestie

Victoria's Secret, gli angeli all'inferno: ex manager accusato di molestie
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Lunedì 3 Febbraio 2020, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 08:19

Gli Angeli si ritrovano all'inferno. Lo scoop del New York Times, che ha svelato una realtà di abusi e molestie dietro le quinte scintillanti di Victoria's  Secret, rischia di infliggere il colpo finale all'immagine di un brand icona della moda femminile, ma che ora rischia di scomparire. Un declino iniziato con la crisi delle vendite e che adesso potrebbe rivelarsi irreversibile sotto gli implacabili colpi del #metoo.

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Nel mirino c'è soprattutto l'ex top manager Ed Razek, l'uomo che più di altri è dietro all'ultraventennale successo del gruppo, il marketing director che ha creato il fenomeno degli Angeli di Victoria's  Secret facendolo divenire uno degli eventi più attesi e glamour del mondo della moda. Lui, 71 anni, dimessosi lo scorso agosto, si difende con forza: «Le accuse contro di me sono categoricamente false e montate su fatti non contestualizzati. Sono stato fortunato a lavorare con molte modelle e sono orgoglioso del rispetto reciproco che c'è sempre stato».

 

 


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Eppure dall'inchiesta del Nyt, con le testimonianze di molti di quegli Angeli per cui Victoria's  Secret era stato un trampolino di lancio, emerge come Razek abbia contribuito negli anni a creare «una cultura di misoginia, di prepotenza, di molestie». Lo raccontano modelle come Bella Hadid o Andi Muise.

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Della prima Razek diceva che aveva delle «belle tette», mentre la seconda parla di tantissime email moleste in cui il manager non risparmiava avance e doppi sensi a sfondo sessuale. In molte lo ricordano poi sempre presente dietro la passerella: voleva vedere le modelle che si cambiavano e spesso faceva pesanti commenti sessisti senza paura di parlare ad alta voce. Ma non c'era solo Razek.

 
 


Rischia di finire travolto dal polverone delle polemiche anche Les Wexner, il miliardario proprietario di L Brands, la holding di Victoria's  Secret da lui acquistata e rilanciata all'inizio degli anni '80. Originario dell'Ohio, 82 anni e una fortuna stimata da Forbes in 4,6 miliardi di dollari e da Bloomberg in 6,7 miliardi, aveva già fatto parlare di sè per la lunga frequentazione con Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo newyorchese suicidatosi in carcere e che per anni è stato consulente finanziario di Wexner. Alla luce dei fatti emersi negli ultimi mesi, appare di certo inquietante la presenza di Epstein dietro le quinte degli Angeli. Ora Wexner, come ha svelato il Wall Street Journal, pensa di dimettersi da presidente e Ceo del suo impero della moda ed è tentato di vendere il brand di Victoria Secret sempre più in difficoltà sul fronte dei conti, anch'esso come tanti altri marchi vittima dell'inesorabile avanzata di Amazon. E l'onda del #metoo potrebbe avvicinare la fine di un'era.
 
 

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