Una donna generale a capo (per la prima volta) di una divisione di fanteria nell'esercito Usa

Una donna generale a capo (per la prima volta) di una divisione di fanteria nell'esercito Usa
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Domenica 7 Luglio 2019, 07:39

Una donna, per la prima volta, è a capo di una divisione di fanteria dell'esercito americano: la 40esima divisione distintasi nella Seconda Guerra Mondiale, in Corea e recentemente in Afghanistan. Nel corso di una solenne cerimonia avvenuta il 29 giugno scorso, con tanto di salve di cannone sparate in aria ed elicotteri che volteggiavano, il generale maggiore Laura Yeager, ex pilota 54enne di Black Hawk, ha assunto il comando.

E' la prima donna nella storia americana ad arrivare a comandare una divisione di 10 mila soldati. Il curriculum del generale Yeager è lungo e si è sviluppato nel tempo in 13 diversi paesi . Quando si è arruolata era il 1980 e alle donne allora non era permesso nemmeno di guidare i carri armati o essere incluse in alcune speciali operazioni o servire in combattimento.

Nel 1997 uno studio della Rand Corporation, un think tank vicino alle forze armate americane, ha rilevato che l'integrazione delle donne nelle forze armate non rappresentava affatto una retrocessione in fatto di morale e coesione interna, anzi. Avrebbe solo aiutato a migliorare l'esercito. Fino al 2000 solo il Canada era l'unico paese della Nato che accettava le donne nei combattimenti armati.

Nel 2013 l'Amministazione Obama ha fatto passi avanti fino ad arrivare, nel gennaio del 2016, alla dichiarazione del Pentagono che apriva definitivamente i vertici alle donne: «Le donne potrebbe diventare generali e ammiragli e fare ogni sorta di ruolo». Il centro di analisi navali CNA ha conteggiato la percentuale delle donne impegnate nelle forze armate: dal 1973, quando erano solo il 4,2 per cento, sono passate al 18,4 per cento del 2017.

Il generale Yager, in un discorso tenuto al quartier generale della divisione poco prima di assumere il comando, ha detto che per quanto lei sappia non esiste ancora nessun lavoro nel quale le donne vengono pagate come gli uomini. «Personalmente non ho dovuto negoziare. E sono molto rincuorata dal crescente numero di donne che entrano nell'esercito. Sono felice che questa tendenza vada crescendo».

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