Anna Foglietta è Nilde Iotti: «Orgogliosa di vestire i suoi panni. Era una supereroina»

Anna Foglietta è Nilde Iotti: «Orgogliosa di vestire i suoi panni. Era una supereroina»
di Gloria Satta
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Lunedì 12 Agosto 2019, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 15:35

«Orgoglio e spavento»: sono questi i sentimenti provati da Anna Foglietta, 40, quando la Rai le ha proposto il ruolo di Nilde Iotti. Ma poi l'eclettica vincitrice del Nastro d'argento, reduce dal set della commedia di Carlo Verdone Si vive una volta sola, ha detto di sì «con convinzione, sia come attrice sia come cittadina».

Cosa l'ha motivata, in particolare?
«Amavo l'idea di riportare in vita, attraverso Nilde, una classe politica degna di stima e rispetto la cui competenza, a differenza di oggi, non era messa in dubbio. Una classe politica dotata di profondo senso etico dello Stato e abituata a considerare la propria missione altissima, irreversibile. Abbiamo bisogno di modelli così».

Nilde Iotti, la donna che salì sul gradino più alto: in eslcusiva sul set della nuova fiction di Rai1
 

 


Sapeva abbastanza del suo personaggio?
«Sì, la mia famiglia mi ha insegnato il rispetto della politica e delle istituzioni».

Cosa l'ha spaventata di più nell'interpretare un monumento della storia italiana?
«Il fatto che per la prima volta avrei affrontato un personaggio realmente esistito. E la preoccupazione di rendere al meglio la sua immensa caratura umana e morale, un compito che mi appariva quasi insormontabile».

Come ha vinto la sfida?
«Studiando i discorsi, gli scritti, le apparizioni ufficiali di Nilde. Più che sulla somiglianza fisica, ho puntato sulla sua compostezza e regalità, sul suo spirito battagliero che la portò a sostenere sempre i diritti delle donne e delle minoranze».

La docu-fiction ricostruisce anche la relazione proibita tra Iotti e Togliatti.
«Fu un amore folle che diede a Nilde il coraggio di affrontare il severo giudizio del partito con la schiena dritta. È importante mostrare ai giovani un personaggio di donna forte come lei. Non ho dubbi: è stata, è ancora una supereroina».
 

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