Molestie sessuali sul lavoro, le precarie più a rischio. Le donne vittime tre volte più degli uomini

Le precarie più esposte alle molestie sessuali sul lavoro, le donne vittime tre volte più degli uomini
di Maria Lombardi
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Venerdì 12 Giugno 2020, 13:22

Le attenzioni morbose del capo, a volte i ricatti, le battute maleducate del collega, i palpeggiamenti. Quelle molestie che rendono il posto di lavoro un inferno: le precarie sono più esposte delle colleghe con posti fissi e le donne sono vittime di attenzioni sessuali non desiderate tre volte più degli uomini. Lo rivela una ricerca internazionale coordinata dal dipartimento di Psicologia dell'università La Sapienza di Roma è ora pubblicato su Plos One.

Lo  studio, condotto da un team internazionali di cui fanno parte  Antonio Chirumbolo e Claudio Barbaranelli del dipartimento di Psicologia della Sapienza, ha preso in esame 63.966 lavoratori dipendenti,  di 33 paesi. L’indagine ha tenuto conto di età, istruzione, famiglia, durata del lavoro,  posizione professionale, settore di lavoro, dimensioni dell'azienda, rapporto di genere sul posto di lavoro.


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Le donne con contratti precari, ha evidenziato la ricerca, sono più soggette alle molestie.
«Questi rischi risultano particolarmente alti, sia per gli uomini che per le donne, soprattutto quando il precariato è associato a imprevedibilità degli orari di lavoro e al fatto che il lavoratore debba svolgere più lavori contemporaneamente», sottolinea lo studio. Lo 0,8% degli uomini ha dichiarato di aver subito attenzioni sessuali indesiderate nell'ultimo mese contro il 2,6% delle donne. Le lavoratrici sono dunque più esposte, e sono vittime di molestie tre volte più degli uomini.

«L’avere subito molestie sessuali, nell'ultimo anno, è stato segnalato dallo 0,4% degli uomini contro l'1,3% delle donne». Le lavoratrici hanno  il 28% in più di probabilità di ricevere attenzioni sessuali indesiderate e il 17% in più di probabilità di subire molestie sessuali, rispetto alle loro colleghe che invece hanno un lavoro stabile e sicuro. «La precarietà lavorativa si accompagna quasi sempre a un maggiore rischio di perdita del lavoro - spiega Antonio Chirumbolo - per questo, il lavoratore precario può avere più esitazioni a denunciare molestie sessuali sul luogo di lavoro, proprio per paura di perdere il posto».

« Il lavoro precario ha una regolamentazione legislativa e istituzionale più debole, con standard di lavoro meno definiti – afferma Claudio Barbaranelli - ai lavoratori precari potrebbe essere impedito di fermare le molestie sessuali perché essi hanno meno accesso ai sistemi di denuncia formale nelle aziende»

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