Invalsi, italiano e inglese: a scuola le più brave sono le bambine

Invalsi, italiano e inglese: a scuola le più brave sono le bambine
di Alessandra Spinelli
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Mercoledì 10 Luglio 2019, 16:54

I luoghi comuni sono difficili da abbattere, specie se ci sono i numeri a rafforzarli come verità scientifica.
Ecco che ancora una volta alla fine dell'anno scolastico si risottolinea come le bambine siano  più brave dei maschi a scuola in Italiano alle elementari, mentre i bambini superino le femmine in matematica; qualcosa cambia alle superiori quando le differenze di genere variano secondo il tipo di scuola. È quanto emerge dall'annuale Rapporto Invalsi: nelle seconde classi della primaria, la differenza tra maschi e femmine  è di 3 punti in Italiano, a favore delle seconde, e di 3 punti in Matematica, a favore dei primi. In quinta elementare le femmine in Italiano superano i maschi di 9 punti, mentre una differenza di 6 punti si registra, ma a parti rovesciate, in Matematica, dove sono i maschi ad avere il punteggio più alto.

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In Inglese, sia nell'ascolto che nella lettura, le femmine conseguono un risultato migliore rispetto ai maschi, di 4 punti nel primo caso e di 6 punti nel secondo. In terza secondaria di primo grado, invece,  la differenza tra maschi e femmine si attesta a 9 punti in Italiano e a 3 punti in Matematica, a vantaggio nel primo caso delle femmine e nel secondo dei maschi. In Inglese, come già in quinta primaria, le femmine ottengono un punteggio più alto dei maschi di 7 punti nella prova di ascolto e di 8 nella prova di lettura. Tutte le differenze di risultati tra maschi e femmine nelle classi del primo ciclo oggetto di rilevazione, anche se solo di qualche punto, sono statisticamente significative.

LA SPINTA
Fatto salva l'orgoglio di genere di primeggiare  sia nella lingua dei padri che nella lingua inglese passpartout per un futuro migliore, c'è da sottolineare  che in questi anni c'è stato tutto un movimento culturale, a partire dal settore letterario, per scardinare proprio l'assioma che le bimbe sono più brave in italiano e i bimbi in matematica. Come se fossere un affare di maschi saper risolvere 1+1 e poi le equazioni più difficili. Non fosse bastato il meraviglioso film, "Il diritto di contare" sulla storia di tre matematiche, e per giunta nere,  che con i loro conti riuscirono a mandare in orbita il Programma Mercury della Nasa e soprattutto l'Apollo 11, ci sono state tutti una serie di pubblicazioni, anche per piccolissimi, sull'importanza della matematica e scienza al femminile. Primo fra tutti "Ragazze con i numeri" (Editoriale Scienza, 2018) di Vichi De Marchi e Roberta Fulci che hanno raccolto le storie di quindici scienziate più o meno note. Da Sophie Germain a Valentina Tereshkova.
«I bambini, in Italia come all’estero, sono i primi lettori forti e le femmine lo sono ancor più dei maschi - sottolineano le autrici -  La letteratura per ragazzi può abbattere gli stereotipi che tengono lontane le ragazze dalla scienza fornendo modelli a cui ispirarsi, valorizzando capacità e saperi femminili. Demolire gli stereotipi attraverso il libro e la narrazione funziona a ogni età. Siamo sicuri che il dottore che deve salvare il malato non sia una dottoressa? E lo sapete che alcune galassie hanno nomi di scienziate come Vera Rubin?». In attesa del prossimo rapporto Invalsi .

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