Parlamento Ue si muove per la prossima Conferenza Onu, più inclusione delle donne nel mercato del lavoro

Parlamento Ue si muove per la prossima Conferenza Onu, più inclusione delle donne nel mercato del lavoro
di Franca Giansoldati
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Martedì 18 Febbraio 2020, 13:34

Il Parlamento Europeo ha messo a fuoco gli obiettivi chiave in vista della 64esima Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne (UNCSW64), che si terrà a New York a marzo. Al primo posto è stata chiesta una posizione unitaria sulla inclusione femminile nel mercato del lavoro, un maggiore sostegno all'imprenditoria femminile, una strategia capace di colmare il divario retributivo di genere (16%) e i divari pensionistici (37%).

La lista prosegue con un’equa ripartizione delle responsabilità domestiche, la promozione delle istruzione delle ragazze e una maggiore partecipazione alle carriere STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) infine la possibilità di sbloccare la direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione in seno al Consiglio.

La risoluzione è stata adottata con 463 voti favorevoli, 108 contrari e 50 astensioni. Gli eurodeputati hanno denunciato un aspetto non secondario, relativo alla lentezza con la quale vengono portate avanti queste tematiche: molte delle sfide identificate ben 25 anni fa dalla Dichiarazione e dalla Piattaforma d'azione di Pechino sono rimaste lettera morta e, dunque, ancora attuali.

Per questo chiedono al Consiglio di garantire che l'UE assuma una posizione unitaria e intervenga con fermezza per «denunciare inequivocabilmente il regresso della parità di genere e le misure che compromettono i diritti, l'autonomia e l'emancipazione delle donne». Allo stesso tempo mettono in evidenza che occorre completare con urgenza il processo di ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e destinare risorse finanziarie e umane adeguate alla prevenzione e alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne 

La Dichiarazione di Pechino è la risoluzione adottata dall'ONU al termine della quarta Conferenza mondiale sulle donne del 15 settembre 1995 per definire una serie di principi sulla parità tra uomini e donne. La Piattaforma d'azione prevede azioni strategiche in diversi settori, quali economia, istruzione, salute, violenza e processi decisionali.

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