«Una casalinga per ogni municipio», la proposta di Forza Italia per le elezioni comunali

«Una casalinga per ogni municipio», la proposta di Forza Italia per le elezioni comunali
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Mercoledì 7 Ottobre 2020, 23:28

Una casalinga candidata in ogni municipio alle prossime elezioni comunali di Milano. «Perché la terribile esperienza del Covid ha dato valore a ruoli e tradizioni, l'instancabile lavoro delle casalinghe ha infuso coraggio e capacità di reazione a famiglie, vicini di casa e conoscenti in lockdown». La proposta anni Cinquanta è di Cristina Rossello, deputata do Forza Italia e commissaria cittadini degli Azzurri. 

«Le casalinghe, con la loro esperienza, hanno dispensato consigli preziosi nei loro quartieri dando il via a una premiante rete di solidarietà. Bisogna saper interpretare il profondo significato sociale del loro esempio. Le mamme casalinghe, che si dedicano alla casa, alla famiglia, sono la colonna portante del nucleo familiare. Un lavoro ininterrotto, di sera, di notte, nei giorni festivi e d'estate», spiega Cristina Rossello che racconta di aver pensato alla proposta dopo un incontro con il presidente Silvio Berlusconi per discutere delle liste in vista delle elezioni comunali del 2021.«Il nostro obiettivo è quello di inserire almeno una rappresentante della categoria nelle nostre liste elettorali per le prossime elezioni comunali a Milano»

Una proposta che fa discutere.  Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Pd, commenta: «Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla scelta di fare la casalinga, ma la sensazione è che Forza Italia invece di andare avanti torni indietro di cinquant'anni. Se c'è una cosa che ci ha insegnato il Covid è che sono peggiorate le prospettive occupazionali delle donne. I settori più colpiti dal lockdown, infatti, risultano quelli dove il tasso di addette femminile è al 70%, come istruzione e assistenza sociale, per non parlare della cosiddetta fase 2 che ha visto una riapertura delle attività dove sono impiegati per la maggior parte (72%) uomini. E quindi, ancora una volta, si capisce bene come a pagare il prezzo più alto di questa crisi siano state le donne, costrette a farsi carico del lavoro domestico e della cura dei figli a casa da scuola. La pandemia ha amplificato la disparità e il gap fra i due generi, e per noi il faro è una società dove la cura della famiglia sia sempre più condivisa, che offre più servizi e riconsoce più diritti alle donne. Perciò, per le prossime elezioni comunali, noi lottiamo perché sempre più donne possano conciliare il loro lavoro e le aspirazioni professionali con il sogno di avere una famiglia».

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