«All'inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere. Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata. #Metoo è diventato un prodotto hollywoodiano, qualcosa che instupidisce, di un po' finto e bigotto. Un pass, un vestito da sera e basta. La Democrazia Cristiana in tutto il suo splendore», dice l'attrice Asia Argento intervistata dal quotidiano Le Monde.
L'Italia una "cattiva madre"? «Non lo penso più. All'inizio del caso Weinstein, i media di destra mi avevano assalita in modo abbastanza disgustoso. Da allora, c'è stato un bel risveglio delle coscienze». Asia Argento ha parlato con il quotidiano francese in occasione del Festival du Film Fantastique di Gérardmer, di cui quest'anno è stata scelta come presidente di giuria.
«Per quanto riguarda le ingiustizie di cui sono stata vittima - prosegue Asia Argento - gli europei sono stati più lungimiranti degli americani. In molti, qui, hanno capito che l'attore che mi accusa di pedofilia, Jimmy Benett, è stato sfruttato. Questo slancio di solidarietà mi ha commossa, perché ho vissuto un terribile biennio 2017-2018».
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