Svolta della premier della Nuova Zelanda, l'aborto non può essere un reato e va depenalizzato

Svolta della premier della Nuova Zelanda, l'aborto non può essere un reato e va depenalizzato
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Mercoledì 28 Agosto 2019, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 17:23

La Nuova Zelanda si prepara a depenalizzare l'aborto, finora considerato un reato. La svolta arriva dalla premier Jacinta Ardern che ha descritto l'interruzione volontaria di gravidanza un servizio sanitario come un altro e ha avviato l'iter legislativo necessario (peraltro appoggiato in modo bipartisan in Parlamento) pur di rimuovere il reato dal Crimes Act, una normativa quadro considerata ormai antiquata che prevede restrizioni dopo le 20 settimane di gravidanza e permette di ricorrere al servizio sanitario nazionale solo in casi estremi, se la vita della donna è in pericolo, il feto presenta malformazioni o in caso di incesto. La legge attuale è in vigore dal 1961.

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Il ministro della Giustizia, Andrew Little, ha annunciato in una nota il provvedimento. «L'aborto è l'unica procedura medica che era ancora considerata un reato ed è tempo per cambiare le cose. Abortire in modo sicuro dovrebbe essere un intervento regolato e trattato come una qualsiasi questione sanitaria. Una donna ha il diritto di scegliere cosa fare del suo corpo».

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