Melania, da vittima dei bulli a miss curvy: «Per tutti ero Peppa Pig ora amo il mio corpo»

Melania, da vittima dei bulli a miss curvy: «Per tutti ero Peppa Pig ora amo il mio corpo»
di Maria Lombardi
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Giovedì 21 Novembre 2019, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 17:54

A scuola la chiamavano “Peppa Pig”. «Ormai non avevo più un nome, ero Peppa». Su Facebook postavano la sua foto accanto a quella di una balena. «Ho dovuto cambiare istituto». Adesso Melania Melato, miss Curvyssima 2018, su Instagram mostra serena i suoi fianchi, sorride in bikini, finalmente «in pace con se stessa» e in amore con il suo corpo. E che importa dei chili di troppo, chi l'ha detto che la bellezza sia solo una questione di bilancia. «Il mio punto debole è stato il culone. E anche le cosce, da sempre. Ora ho imparato che sono fatta così e pace. E tu stai facendo del tuo meglio per apprezzarti?», chiede Melania a chi segue il suo profilo “therealdivinagram”. «Mai  avrei pensato di accostare il mio nome a divina, eppure...Si può essere divina anche curvy».






Melania, 23 anni, di Mira in provincia di Venezia, una laurea in Comunicazione all'università Iusve di Mestre,  adesso sogna di diventare «la prima presentatrice tv curvy». Quanto le sembra lontana Peppa, la liceale derisa, «mi prendevano in giro a scuola e per strada. Mi emarginavano perché secondo loro ero grassa». Secondo loro, appunto, Melania ha imparato a lasciar correre i giudizi e a non tenerne conto. Da vittima di bullismo a miss Curvissyma, il suo riscatto è cominciato con una corona in testa e una fascia sui fianchi. «Lì è cominciata la mia avventura, sono stata eletta il 22 dicembre del 2018 a Casalecchio di Reno, sono ancora la miss in carica e non ho alcuna intenzione di cedere lo scettro», scherza Melania. «Al concorso ho conosciuto donne e ragazze che avevano la mia stessa storia alle spalle e avevano imparato ad apprezzarsi, erano riuscite ad accettare il loro corpo. Ho capito anche io che una donna con qualche chilo in più può piacersi».

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Le prime sfilate, le foto, sul red carpet del festival del cinema di Venezia con un abito di Marina Rinaldi. «Ho deciso allora di raccontare su Instagram la mia storia di ragazza umiliata dai bulli che era riuscita a trovare il riscatto. Volevo che quello che era successo a me creasse un valore e fosse qualcosa in cui anche altri potessero riconoscersi. Può succedere di essere emarginati e offesi ma non possono essere i chili di troppo a limitarci in quello che facciamo».

Piacersi, sentirsi in armonia con le proprie rotondità ma anche star bene. «La salute è la prima cosa. Io mangio sano e faccio sempre esercizio fisico. Va bene il boby positive ma non bisogna lasciarsi andare. Chi è obeso deve comunque farsi curare. Il mio messaggio è questo: la bellezza non ha taglia».
 

 

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