L'azione legale nomina oltre a Weinstein gli avvocati David Boies e Lisa Bloom, i loro studio legali e la società di intelligence israeliana Black Cube assunta dal produttore. McGowan riporta episodi che sarebbero avvenuti mentre l'attrice, tra le prime a venire allo scoperto contro Weinstein, si preparava a denunciarlo. Le nuove accuse fanno seguito all'uscita di nuovi libri sulla storia del movimento #MeToo tra cui quello di Ronan Farrow, «Catch and Kill», sulle tattiche usate da Weinstein e dai suoi collaboratori per mettere a tacere le accusatrici. «Harvey Weinstein è stato in grado di compiere e insabbiare per decenni atti di violenza e controllo sulle donne usando un sofisticato team che lavorava con lui per mettere sistematicamente a tacere e screditare le vittime», afferma l'attrice in un comunicato: «Rifiuto di farmi intimidire ulteriormente». Attraverso l'attuale avvocato, Phyllis Kupferstein, Weinstein ha preso le distanze: «La McGowan va solo in caccia di pubblicità e di soldi». Il produttore dovrebbe essere processato in gennaio per lo stupro di una donna non identificata commesso nel 2013 e un'aggressione sessuale su un'altra donna risalenti al 2006.
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