Matilde, manager a 23 anni: con lei il mondo del beverage si fa rosa

Matilde, manager a 23 anni: con lei il mondo del beverage si fa rosa
di Aurora Provantini
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 19:45

RIETI «Mi chiamano tutti Matilde». Lo dice come se fosse scontato che i suoi dipendenti la chiamino per nome. Classe 1997, una laurea in scienze della comunicazione presa in pieno lockdown, ad aprile 2020, Matilde Eloisa Pitorri, è a capo di un’azienda cento per cento italiana, le Antiche Fonti di Cottorella Spa. E' una delle pochissime manager donna nel mondo del beverage.

La vincita devoluta in beneficenza. Il  sorriso luminoso, i lunghi capelli bruni, la freschezza e la determinazione, catturano i cuori di  milioni di italiani, quando vince l'incredibile somma di duecentomila euro nell’ambito del programma televisivo "L'Eredità",  che devolve in favore di "Save The Children”. 

L'attività. Consigliere delegato e marketing manager della società che gestisce la stazione termale reatina, comincia quasi per caso la carriera nell’azienda di famiglia. «Da principio andavo solo a fare compagnia a mio padre». Erano gli anni del liceo. Matilde, che con il papà Giuseppe ha un rapporto speciale – sembriamo Sandra e Raimondo Vianello, dice  – passava interi pomeriggi in azienda. «Mai avrei pensato di continuare il lavoro di mio padre, eppure adesso eccomi qua» – ammette. 

Bellissima. Energica. In pochi mesi rivoluziona l’immagine dell’azienda. Si occupa di promuovere il marchio sui social, avvia il rebranding del logo e dell'etichetta. In un battibaleno passa al marketing, entrando nel pieno delle relazioni con il mondo dello sport e dell’enogastronomia. Ventitré anni e una miriade di progetti innovativi «che condivido sempre con mio padre» – sottolinea. Punta sul green e su una linea di produzione che utilizzi il vetro, e molto altro. E  le sue parole chiave diventano efficientamento energetico, fotovoltaico, utilizzo di materiali di riciclo.  

Le ambizioni. Tra le ambizioni di Matilde anche il progetto di riavvicinare il parco delle terme alla città, un legame che negli ultimi anni si è indebolito. Poi il sogno: portare l’azienda nel 2030 ad avere impatto  ambientale zero. Le difficoltà incontrate?  Tante: «Il mondo del beverage è soprattutto maschile, essere donna ed essere  giovane non è stato di aiuto». Passa degli uffici amministrativi alla parte dove s’imbottiglia l’acqua, poi al magazzino: controlla, saluta, sorride. «Studio dove poter posizionare i prossimi pannelli fotovoltaici». Sul risultato delle elezioni americane,  dice : «Bene Kamala Harris alla vice presidenza degli Stati Uniti, ma non perché è donna, per il curriculum che vanta». Per lei le donne non sono dei panda e non vanno protette. Intanto però con l’arrivo di Matilde, il mondo del beverage si fa più rosa.

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