Livia Turco (Dalla Stessa Parte) scrive a Draghi: «Valorizzare il capitale umano delle donne per la rinascita del Paese»

Livia Turco (Dalla Stessa Parte) risponde a Draghi: «Valorizzare il capitale umano delle donne per la rinascita del Paese»
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Domenica 23 Agosto 2020, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 20:15

«Valorizzare il capitale umano delle donne per la rinascita del Paese». Livia Turco, promotrice del movimento Dalla Stessa Parte, risponde al professore Mario Draghi. Qualche giorno fa, al Meeting di Rimini, l'ex presidente della Bce aveva lanciato un appello al governo: «Ora è il momento della saggezza nella scelta del futuro che vogliamo costruire. Ai giovani bisogna dare di più: i sussidi finiranno e resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuri».
 

La risposta

Mario Draghi, nel suo importante discorso, scrive Livia Turco, «ci ha ricordato che le scelte che si compiono oggi in materia economica e sociale riguarderanno il futuro e dunque devono essere generatrici di futuro. Valorizzare il capitale umano, vale a dire le competenze e la dignità di ciascuna persona. Ed allora si pone una prima, grande questione. Il capitale umano delle donne è una peculiare potenza per la rinascita del nostro Paese. Continuare a ignorarla, come si è fatto nel corso della storia, significherebbe proseguire quella politica miope, rattrappita nell'economicismo, che non ha saputo calcolare il patrimonio economico e sociale contenuto nella speciale abilità femminile di comporre nella vita personale e sociale tutti i tempi della vita».
L'abilità delle donne, sottolinea Turco,
«di gestire quasi da sole il prezioso tempo della cura delle persone,  anziché essere riconosciuta e valorizzata, le ha umiliate nel lavoro professionale, nei salari e nella carriera. Eppure il capitale umano delle donne non si è mai arreso di fronte alle discriminazioni e alle difficoltà, ha continuato a crescere, ha prodotto innovazioni e creato strategie nuove nei campi in cui è stato applicato. Pensiamo alla dura crisi finanziaria del 2008, pensiamo alla straordinaria forza economica e di tenuta sociale che ha rappresentato l'anello forte della solidarietà femminile nel lavoro di cura. Sostituendo, anche con l’aiuto delle badanti, un welfare che non c’è, il welfare della rete integrata dei servizi sociali (benché previsto da una riforma del 2000). Una politica generatrice di futuro è quella che riconosce e valorizza la potenza del capitale umano delle donne. Che sono le prime a pensare ai loro figli. Rendere onore alle madri è il primo passo per generare futuro per i figli, le figlie. I nostri giovani».

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Donne leader

Per valorizzare il capitale umano delle persone, secondo la promotrice del movimento, c'è bisogno di «un piano di pensiero e di azione che chiamerei la costruzione della Società del Bene Comune, la Democrazia del Bene Comune, l’Etica del Bene Comune...... Per costruire la Società del Bene Comune la politica deve fare la sua parte. Ma essa richiede la partecipazione attiva di tutti gli attori economici e sociali e delle forze intellettuali del Paese. Non si combattono le diseguaglianze, la solitudine, le sofferenze, la fatica, la perdita di fiducia senza una narrazione pubblica che le nomini e indichi come superarle....Bisogna promuovere il prendersi cura delle persone nei luoghi abbandonati e feriti, tra le persone che fanno fatica per coinvolgerle attivamente nella cittadinanza secondo l'art. 3 della nostra Costituzione. Bisogna promuovere a partire dalla società le riforme per rendere le nostre istituzioni più competenti, efficienti, accoglienti. Le donne sono Sovrane nell’arte di prendersi cura delle persone. Devono diventare Leader della rinascita della politica, Leader nella promozione di una politica popolare che crei la Comunità, la Democrazia del Bene Comune»

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