Neviana Petrucci: «Io, mamma senza paura
con due figli campioni»

Mamma Neviana con Danilo Petrucci (foto per gentile concessione della famiglia Petrucci)
di Vanna Ugolini
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Domenica 2 Giugno 2019, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 17:23

ROMA «Questa volta l'abbiamo fatta grossa». Mamma Neviana e babbo Danilo (si chiama come il figlio) sorridono. Sono al Mugello a festeggiare la vittoria della vita di Danilo, campione di moto Gp, e su quel podio c'è la tenacia di un ragazzo di provincia con la passione delle moto ma anche il sorriso e il coraggio di una madre fuori dagli schemi, che sostiene due figli campioni in due sport da brivido, la moto e il downhill.
Quando uno dopo l'altro i figli hanno lasciato la scherma per due sport ben più pericolosi  mamma Neviana Petrucci non ha fatto una piega. «Anche a me piace la velocità, mi dà un senso di libertà». D'altra parte prima uscita con il futuro marito, Danilo - anche lui una vita nel mondo delle moto -, non l’hanno fatta mano nella mano ma su una moto Enduro lui e su una Yamaha TT lei. 
Resistere alla paura E quel senso di libertà, probabilmente, l’ha trasmesso ai figli fin da piccoli, mamma anticonformista, che lavora e viaggia, guida ogni tipo di veicolo senza problemi. La domanda è banale ma inevitabile: ma non ha paura? Non ha mai pensato di vietare i figli di fare sport così impegnativi e rischiosi? «Me lo chiedono sempre e spesso mi dicono che resisto perchè mi sono abituata. In realtà io ho paura, ho paura non solo durante le gare ma anche durante gli allenamenti di entrambi gli sport. Anche lì si può cadere e farsi male. Ho paura quando fermano una gara di donwhill per far arrivare un elicottero e non sai chi è caduto. Ma questa paura la combatto. Ogni volta è un gioco di forza per vincerla».
E sicuramente Neviana ci riesce bene perchè «devi amare quello che fai. E così ti alzi sempre serena e sorridi, vai avanti. Devi amare i tuoi sogni, coltivarli e capire che un grande sogno è fatto di tanti piccoli sogni che si realizzano ogni giorno». Con l’amore si riesce a smontare una routine di vita quotidiana per poi rimontarla e adattarla ai ritmi dei ragazzi. Di mamme ce n'è sempre una sola, ma le mamme come Neviana sono una vera rarità.
L'infanzia dei campioni. Le famiglie dei compagni di classe di Danilo e Francesco facevano due settimane di vacanza a Riccione d’estate? Neviana girava il mondo con Francesco dividendosi l’attesa dei figli al traguardo con il marito, che accompagnava Danilo. Viaggi di notte, spesso da sola, come l'ultimo che ha fatto, pochi giorni fa, per andare ad appluaudire Danilo in Francia, sotto al podio dove è arrivato terzo, collezionando un bellissimo e meritato successo.
«Appena finito di lavorare stacco con i problemi e salgo in macchina. Ho portato Francesco alle gare di mezza Europa. Ma sono stata anche in Quatar a seguire Danilo e in molti altri posti. Grazie a questi due figli ho girato il mondo, ho visto posti bellissimi e ho condiviso il loro sogno». Quindi una parte del successo dei ragazzi è anche merito della mamma? «Noi genitori li abbiamo sostenuti perchè potessero realizzare i sogni che inseguono, ogni giorno, con un allenamento duro. Il successo, però, è loro. Sono due ragazzi speciali che sono riusciti negli sport che hanno fatto solo per l’impegno che ci hanno messo». Non vuol sentire parlare di sacrifici ma di scelte fatte nella vita. «Pensi che i primi tempi che Francesco si allenava non aveva nemmeno la squadra. Eravamo io e lui. Io ero il suo allenatore, mental coach, cuoca. Tutto». Non male, comunque, visto che nel 2016 è stato campione italiano di downhill e che quest’anno ci vuole riprovare. 
Quindici giorni fa era in Francia ad appludire Danilo sotto al palco, per il terzo podio. Ogg è al Mugello a festeggiare la vittoria della vita di Danilo Petrucci, Petrux il ternano. Come ogni volta la prima tifosa, con la paura nascosta in un angolo del cuore e sul viso il sorriso leggero di chi nella vita ha fatto il percorso che aveva sempre desiderato.  

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