Le donne più fiduciose: «Con l'emergenza scoperti nuovi modi di lavorare e il valore dello stare insieme»

Le donne più fiduciose: «Con l'emergenza scoperti nuovi modi di lavorare e il valore dello stare insieme»
di Maria Lombardi
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Domenica 7 Giugno 2020, 16:53

Le donne hanno più fiducia: è stata dura, soprattutto per le mamme, ma questa esperienza mai vissuta qualcosa ha cambiato, anche in meglio. C'è la paura, l'incertezza per il futuro e l'ansia per il presente, ma anche la scoperta di nuovi modi di lavorare e pensare e la riscoperta di valori e piaceri a volte trascurati, lo stare insieme, la solidarietà, la vicinanza.

É quello che  emerge dalla ricerca #ioracconto condotta da Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che da oltre dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere. Tutti hanno sofferto, il 66% confessa di aver vissuto la fatica e la pesantezza del lockdown, l'80 per cento delle mamme ha sopportato un carico quasi insostenibile. E il futuro? Spaventa più la tenuta economica e politica dell'Europa e dell'Italia (74.5%), prima ancora che la salute nostra e delle persone care (63%).

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La fiducia. Non solo paura, però. In questo quadro nero, sono più le donne a vedere sprazzi di luce. In particolare le madri, il 52%, ritienec he questa emergenza
«ci lascerà in eredità modi di lavorare che prima non pensavamo possibili». Gli uomini non hanno altrettanta fiducia, ci credono per il 37%. Sono ancora in maggioranza le donne a credere che riscopriremo una scala di priorità di cui ci eravamo dimenticati (42%) e il piacere di stare insieme fisicamente e non più virtualmente (38%).



Stress e smart working. Tanti uomini hanno scoperto il piacere di fare i padri (28,6%).  La gestione dello stress ha caratterizzato le giornate di quasi un terzo di uomini e donne. Le giornate di lavoro a casa sono state le stesse che in ufficio. Anche gli stereotipi si sono mantenuti intatti.  Le donne infatti si occupano della casa (pulisce il 53% delle donne contro il 37% degli uomini) e gli uomini fanno la spesa (il 40% degli uomini contro il 25% delle donne).  Lo studio è riservato ai papà (66%). Le donne si adattano e lavorano in soggiorno, in camera da letto o in cucina.

Gli stipendi. Il 49% delle donne che hanno risposto alla ricerca dichiara che è il partner a guadagnare di più e il 40% degli uomini conferma di essere lui il breadwinner. Le aziende hanno attuato misure concrete che hanno messo al centro il dipendente e la necessità di prendersi cura di sé e della sua famiglia attraverso permessi, incentivando le ferie, sviluppando attività di coaching. Il 10% ha alleggerito le attività e ha adeguato l'orario di lavoro alle esigenze dei genitori. 
«Questa crisi offre l’opportunità al paese di ricostruire un tessuto economico più inclusivo a cominciare dal miglioramento dell’occupazione femminile», commenta Paola Mascaro, Presidente Valore D. «Per fare ciò va ripensato il modo di intendere il lavoro favorendo la flessibilità attraverso lo smartworking ma non solo: le donne vanno alleggerite dal carico di cura, è necessario modificare l’attuale normativa sul congedo parentale perché i carichi di cura non siano unicamente appannaggio femminile».

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