Istat, le pensioni delle donne più basse di quelle degli uomini del 37 per cento

Istat, le pensioni delle donne più basse di quelle degli uomini del 37 per cento
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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 15:59

Le donne svantaggiate anche quando vanno in pensione. «Sono la maggioranza sia come percettrici di pensioni (55,5%) sia come pensionate (52,2%), ma ricevono il 44,1% della spesa complessiva», rileva l'Istat. «L'importo medio delle pensioni di vecchiaia è più basso rispetto a quello degli uomini del 36,7%, quello delle pensioni di invalidità è del 33,8%. Per le pensioni di reversibilità invece le donne percepiscono 1,5 volte l'importo degli uomini».
La spiegazione del gap è nel diverso versamento dei contributi. «Lo svantaggio delle donne si spiega con il differenziale salariale dovuto a carriere contributive più brevi e a una minore partecipazione al mercato del lavoro».

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Quasi la metà delle pensionate non raggiunge i mille euro al mese. Ciò è dovuto a una minore presenza nel mercato del lavoro e soprattutto ad attività più discontinue. Fatto sta, che nel 2018 - secondo l'Osservatorio Inps su prestazioni pensionistiche e beneficiari - il 44,5% delle donne poteva contare su redditi da pensione complessivi inferiori o pari a 1.000 euro a fronte di appena il 27,4% degli uomini. Se invece si va a guardare la classe di redditi più alta ovvero quella con almeno 5.000 euro al mese gli uomini sono 228.784, il 3% dei pensionati maschi, mentre le donne sono appena 56.661, lo 0,7% delle pensionate femmine. Per gli uomini con i redditi più alti si spendono 18,9 miliardi a fronte dei 4,3 che si spendono per le donne con i redditi oltre i 5.000 euro.

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