Con l'uscita di Ginni Rometty dalla IBM, le donne Ceo ai vertici di grandi aziende sono solo 34

Con l'uscita di Ginni Rometty dalla IBM, le donne Ceo ai vertici di grandi aziende sono solo 34
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 10:10

Con l'uscita di Ginni Rometty, storica Ceo di IBM che lascia perchè va in pensione, il numero delle donne più potenti a capo di multinazionali cala ulteriormente passando da 35 a 34. In un comunicato la IBM ha spiegato che l'uscita di Rometty sarà graduale, visto che resterà fino alla fine dell'anno, il tempo di individuare un candidato e di effettuare il passaggio delle consegne. La notizia ha naturalmente provocato un certo scompiglio anche perchè Rometty dal 2012 ad oggi è stata una delle più influenti responsabli ai vertici della azienda, secondo le statistiche e i giudizi di giornali come Fortune. 
E' arrivata a dirigere il board di amministrazione otto anni fa al posto di Arvind Krishna, che attualmente e senior vice presidente per il settore cloud e gli sviluppi tecnologici del sofware a livello cognitivo. 

 Fortune ha fatto un elenco in cui emerge chiaramente il gender gap. Su un totale di 500 grandi realtà imprenditoriali a livello internazionale, ci sono solo 34 donne (compresa l'uscita di Rometty), praticamente meno del 7%. A questo fattore se ne aggiunge un altro. Se si prendono in considerazione le donne Ceo di colore, il numero a questo punto crolla drasticamente. 

Lisa Crooms-Robinson, professoressa di diritto alla Howard University ha evidenziato che la carenza di donne ai piani alti delle organizzazioni imprenditoriali più rilevanti è una delle cause dell'attuale gender gap, e ha come effetto l'attuale disparità di stipendi tra uomini e donne a parità di funzioni. In pratica se le donne non sono supportate e promosse a posizioni apicali, si creano dei meccanismi conseguenti - quasi degli automatismi - che non intaccano lo status quo nelle valutazioni dei salari, per esempio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA