Unicef e Save The Children: nel mondo 120 milioni di donne (una su 10) ha subito uno stupro

Unicef e Save The Children: nel mondo 120 milioni di donne (una su 10) ha subito uno stupro
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Venerdì 11 Ottobre 2019, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 17:23
Sono 120 milioni le ragazze in tutto il mondo, una su 10, che hanno subito stupri o altri atti sessuali forzati e fino al 30% dei minori legati a gruppi armati sono ragazze (utilizzate spesso come schiave sessuali). Entro quest'anno 12 milioni di adolescenti saranno coinvolte in matrimoni precoci (un matrimonio ogni tre secondi) e solo quest'anno 2,4 milioni di bambine (4 ogni minuto) si sposeranno prima di aver compiuto i 15 anni. Un fenomeno che emerge soprattutto in paesi colpiti da conflitti o altre crisi umanitarie.

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Nel mondo, piu' di 1 ragazza su 3 (35%) nella propria vita ha subito violenze fisiche o sessuali dal partner o da altri uomini e tra le ragazze di eta' compresa tra 14 e 21 anni, il 66% ha subito un'attenzione sessuale o molestie indesiderate in un luogo pubblico. Inoltre, piu' dell'80% dei minori sposati prima dei 18 anni sono di sesso femminile. Sono drammatici i dati diffusi oggi da Save the Children e da Unicef in occasione della Giornata Internazionale delle bambine che segnera' l'inizio delle celebrazioni "Pechino + 25", a quasi 25 anni dalla Dichiarazione di Pechino della Piattaforma d'azione.

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Tra oggi e il 2030, scadenza ultima per raggiungere l'Obiettivo globale dell'Onu di porre fine ai matrimoni precoci, 134 milioni di ragazze si sposeranno e 28,1 milioni contrarranno matrimonio prima del loro quindicesimo compleanno. Se tutte le adolescenti del mondo portassero a termine l'istruzione secondaria, sottolinea Save the Children, si potrebbero evitare 51 milioni di matrimoni precoci fino al 2030. "In alcune parti del mondo, le violenze nei confronti di bambine e ragazze sono la quotidianita'. Stupri, violenze sessuali, matrimoni precoci, esclusione dall'educazione, mutilazioni genitali femminili sono solo alcune delle sofferenze alle quali vengono sottoposte. In particolare, chi vive in contesti di guerra e' piu' esposto ad abusi di ogni genere.

«Eppure e' proprio in questi contesti che troviamo le bambine e le ragazze piu' resilienti nonostante siano state costrette ad una vita di abusi e violenze», afferma Daniela Fatarella, vicedirettore generale Save the Children. 

Per Save the Children, la Giornata Internazionale sara' anche l'occasione per rilanciare la Campagna Stop alla guerra sui bambini, che accende i riflettori sulle drammatiche conseguenze delle guerre sui milioni di bambini che vivono in aree di guerra. 
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