Donne e tecnologia, l'Italia fa passi indietro nella classifica del gender gap

Donne e tecnologia, l'Italia fa passi indietro nella classifica del gender gap
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Giovedì 30 Gennaio 2020, 13:23

L'Italia fa passi indietro nel gap di genere nell'Ict, tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, il nostro Paese è arretrato sul frote del divario tra uomini e donne nell'informatica. Dopo aver registrato una serie di passi avanti (70esimo posto in classifica dall’82esimo del 2017), nel 2019 l’Italia è tornata a scendere al 76esimo su 153 Paesi.

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Non va meglio per quanto riguarda gli altri parametri: l’Italia è 44esima quanto a ruolo delle donne in politica, 30esima per la quota di donne in Parlamento, addirittura peggiora al 117esimo posto per opportunità e partecipazione economica (nel 2006 era 87esima) e 125esima per parità retributiva con gli uomini. Quanto alle competenze educative delle donne il nostro paese si colloca al 55esimo posto: un dato migliore rispetto agli altri indicatori, ma senza dubbio ancora insufficiente.

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Secondo il report la situazione peggiore in termini di equilibrio di genere, riferisce CorCom, riguarda proprio l'ingegneria informatica, il cloud computing,  la gestione dati e l’intelligenza artificiale.
Donne e Ict è il tema di una tavola rotonda presso Milano Luiss Hub for makers and students, a cui partecipano Aica, Fondazione Marisa Bellisario, SteamIamoci, Tuttoscuola e Women&Tech.

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«I dati sulla disparità di genere nell’economia e società italiana sono inaccettabili e insostenibili – dice Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform – tanto più per un paese che si colloca come decima potenza industriale a livello mondiale. E’ tempo di agire e in fretta perché non possiamo continuare a rinunciare al contributo fondamentale che è in grado di offrire il talento femminile al nostro Paese. Far crescere la presenza qualificata professionale e dirigenziale delle donne nell’ambito delle attività dell’Ict rappresenta un fattore chiave per dare nuovi impulsi alla crescita dell’economia e accelerare i processi di innovazione e trasformazione digitale».

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