Samantha e le altre, tutte le donne in orbita

Samantha Cristoforetti
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Sabato 18 Maggio 2019, 12:29
L'Universo al femminile. Samantha e le altre, ecco chi sono le donne che hanno messo piede fuori dal nostro pianeta. Cristoforetti - 199 giorni nello spazio - è solo l'ultima donna astronauta. Classe '77, l'astronauta e ingegnere si laurea dapprima in ingegneria aerospaziale in Germania, e poi consegue un altro titolo, ovvero la laurea in Scienze aeronautiche presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Viene, nel frattempo, ammessa all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli (in provincia di Napoli) ed è selezionata dall'Agenzia Spaziale Europea (l'equivalente europea della Nasa) nel 2014, per una missione che porta la primissima donna italiana (e la terza in Europa) nello spazio.

Le pioniere
La prima donna in assoluto ad aver visitato quello che c'è fuori dalla terra è però Valentina Tereškova, di nazionalità russa. La cosmonauta, nata nel 1937 e ancora in vita, approdò fuori dal pianeta a soli 26 anni. Durante la sua adolescenza ha fatto la sarta e la stiratrice, frequentando però corsi di studio serali per poter conseguire un titolo accademico. Essendo grande appassionata di paracadutismo, si candidò per diventare una cosmonauta, e fu assunta nel corso. Proprio in seguito a questa speciale esperienza, Valentina fu selezionata per una missione spaziale della durata di 3 giorni (nel 1963) durante i quali la navicella effettuò circa 48 giri intorno al pianeta. 
Russa è anche Svetlana Savickaja, cosmonauta oggi in pensione che prese parte per la prima volta a un lancio extra terrestre nel 1982. La prima donna ad effettuare un'attività extra-veicolare (mettendo piede fuori dalla navicella) e ad aver preso parte a più di una missione fuori dal pianeta.
Successi ma anche tragedie. È il caso dell'astronauta statunitense Judith Resnik. Dopo un bachelor in ingegneria elettronica e un dottorato presso l'Università del Maryland, fu selezionata dalla Nasa e coinvolta in una missione che la portò con successo nello spazio, facendola diventare la seconda donna statunitense ad aver compiuto quest'impresa. Pochi anni dopo, venne inclusa nel team destinato a una seconda spedizione americana, oggi tristemente nota con il nome di disastro dello Space Shuttle Challenger. Durante i primi secondi di volo, a causa di una guarnizione inadeguata, i motori andarono in avaria e si disintegrarono. A Judith Resnik è stato intitolato un cratere lunare.

La prima donna americana ad aver preso parte a una missione spaziale è invece Sally Ride. L'astronauta, laureatasi in fisica all'Università di Stanford, si specializzò nell'indagine in merito ai raggi X e alla loro reazione con lo spazio extraterrestre, studiando anche con molto impegno gli elettroni. Divenne in seguito un'astronauta e, dopo aver superato una selezione che coinvolse più di 8000 persone, fu scelta per la missione spaziale. Durante la sua missione ha immesso in orbita due satelliti e sperimentò anche l'impiego di un braccio meccanico.Sally Ride è morta nel 2012. Tamara Elizabeth Jernigan ha visitato lo spazio per ben 5 volte. Complessivamente, ha trascorso 63 giorni nello spazio, ed è stata anche selezionata per una spacewalk della durata di circa 7 ore.

La spedizione 
Doveva essere tutta femminile, la Spedizione 59 Nasa : le astronaute Anne McClain e Christina Koch avrebbero dovuto affrontare un'attività extra-veicolare di circa 7 ore, mettendo effettivamente piede fuori dalla navicella spaziale. A completare il team, ci sarebbe dovuta essere Kristen Facciol, che dalla terra avrebbe dovuto coadiuvare il lavoro delle due astronaute. L'impresa si è svolta il 29 marzo ma non ha coinvolto solo donne. Non c'erano una tuta spaziale adeguata per entrambe le astronaute. Il team ha deciso di ottimizzare costi e tempistiche sostituendo una delle operatrici coinvolte nell'attività extra-veicolare: Anne McClain è stata sostituita con un altro membro di sesso maschile del team attualmente a bordo della navicella. La prima spacewalk totalmente al femminile è solo rimandata.
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