Parte dalla provincia di Reggio Emilia, un tempo roccaforte rossa oggi minacciata dall'avanzata della Lega, «una mobilitazione nazionale per riaffermare il ruolo delle donne all’interno del Partito democratico». L'appello è stato lanciato per rafforzzare la voce femminile all'interno del Pd e per ricordare che le Quote Rosa da sole non bastano. Nei giorni della crisi di governo è stata avviata anche la campagna di adesione che si concluderà l’8 settembre su iniziativa delle parlamentari Antonella Incerti e Vanna Iori, dalla consigliera regionale Roberta Mori, dall’ex assessore Natalia Maramotti e dal segretario provinciale Andrea Costa.
«Si stanno mettendo in pericolo conquiste assodate con provvedimenti che ledono la dignità femminile». Al centro delle preccupazioni c'è il ddl Pillon. Spiega Antonella Incerti: «Credo sia essenziale che la campagna di adesione alla Conferenza delle donne si apra anche verso l’esterno del Partito Democratico e sappia interpretare un pensiero femminile allargato. Molti sono gli esempi di donne che stanno dando un contributo fondamentale a scelte decisive in ambiti diversi, quali i diritti umani o l’ambiente».
Infine una riflessione sulle Quote rosa. «La scelta del Pd di avere il 50% di donne nei luoghi della decisione non può limitarsi solo ad un effetto quantitativo, per quanto importante esso sia: la presenza massiccia e paritetica delle donne in luoghi dove prima vi erano prevalentemente uomini resta un obiettivo importante. Un obiettivo che fa la differenza. Ma le donne con la loro visione e il loro apporto sono importanti per costruire una società più completa, in questo senso devono diventare un terreno di confronto culturale per tutti, una sfida per una ricollocazione politica, ideale e programmatica nella società italiana».
La sfida delle Dem, serve una mobilitazione nazionale per rafforzare la presenza delle donne in politica
di Franca Giansoldati
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Giovedì 22 Agosto 2019, 09:02
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