Le donne sono il terzo mercato emergente del mondo, la battaglia della ministra Aguilar

Le donne sono il terzo mercato emergente del mondo, la battaglia della ministra Aguilar
di Franca Giansoldati
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Venerdì 10 Maggio 2019, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 07:30
Probabilmente la maggior parte dei governi del mondo sta sottovalutando un dato non secondario, un aspetto strategico non solo per la lotta ai cambiamenti climatici, ma persino per l'andamento dei mercati emergenti. Già, perché sminuire o, addirittura, non tenere conto che le donne sul pianeta rappresentano l'80 per cento delle decisioni di consumo, significa non beneficiare di una grande differenza. Che peserà sempre di più. Lorena Aguilar, ministero degli Esteri del Costa Rica e consulente di alcune delle più importanti realtà internazionali, tra cui l'Onu, va ripetendo questa tesi in diversi contesti elitari. L'ultima volta lo ha fatto al World Government Summit Forum di Dubai, il mese scorso e le sue tesi hanno fatto il giro del mondo. Di fatto, secondo le ricerche economiche condotte da Aguilar, sono proprio le donne a comporre il terzo mercato emergente dopo India e Cina.

Una risorsa mondiale che non deve affatto essere sottovalutata ma, al contrario, rafforzata con programmi per ridurre il gender gap. Politiche più inclusive serviranno persino a ridurre l'inquinamento sul pianeta.

«Il discorso è semplice – spiega Aguilar – Il cambiamento climatico in corso ha un impatto su ogni essere umano, anche se le condizioni climatiche trovano uomini e donne su lati opposti. Non sono forse le donne a decidere, nel loro piccolo, come organizzare la vita e la famiglia? Se si considera, per esempio, che le donne sono responsabili dell'80 per cento delle decisioni sui consumi, e che la riduzione delle emissioni dovrà per forza di cose modificare tanti comportamenti sui consumi, si capisce bene che le donne finiscono per avere un enorme potere. Se si coglie questo aspetto si capisce che le donne possono essere la più forte e potente sorgente di ricavi. Significa anche però che le donne nel mondo hanno parecchio da fare, che possono influenzare molte decisioni, possono essere attori fondamentali per la lotta climatica. Purtroppo nei paesi meno sviluppati le donne sono in una posizione di svantaggio. Hanno poco accesso al credito e scarsi servizi. Il gap che scontano è altissimo e occorre fare qualcosa». 
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