L’archeologia è donna. In questi mesi estivi più che mai un’altra Sardegna, lontana anni luce dalla movida e dai bagni di folla, ha visto protagoniste giovani donne che si sono reinventate costruendo, ognuna in base alle proprie competenze, percorsi unici e particolari intorno ai siti storici dell’isola. Stiamo parlando di studiose, ma anche di formatrici olistiche, che sulla scia delle nuove tendenze dell’archeologia non si limitano a far conoscere i luoghi dei protosardi unicamente nel loro aspetto storico (come li leggereste sui testi di scuola, per intenderci) ma vanno oltre. In che modo? Cogliendo in questi siti “di energia” antica l’opportunità per ottimizzare al massimo momenti di meditazione, respirazione, relax beneficiando del contatto diretto con una natura incontaminata e con luoghi del mistero che, certamente, erano teatro di antichi e suggestivi rituali in Età Nuragica e Prenuragica. Arianna Mendo, bionaturopata, operatrice e formatrice olistica torinese di nascita ma ormai sarda di adozione, è fra i ricercatori intervistati nel documentario “Sardinia: Cosmic Megalith”, insieme a studiosi di fama internazionale quali archeoastronomi, archeologi e ricercatori spirituali. La Mendo dell’archeologia misteriosa ha fatto la sua mission di vita e professionale in Sardegna.
«Da più di 20 anni mi occupo di archeologia, energie e spiritualità in Sardegna e di recente sto promuovendo l’Isola anche all’estero, attraverso varie collaborazioni tra cui Megalithomania, un progetto britannico che raduna appassionati di megaliti e civiltà antiche». Gli effetti della Pandemia, del resto, hanno incrementato nuove correnti di turismo alla ricerca di itinerari alternativi per il riequilibrio interiore, via dalla pazza folla. Il perché Arianna abbia scelto la Sardegna come base di vita e di lavoro è facilmente intuibile attraverso le sue parole: «Ci sono luoghi che, grazie alla loro energia particolare, diventano centri di ispirazione che riescono a riportare l’individuo a se stesso e che donano un senso di libertà e di completezza a chi li visita: sono i luoghi ad alta valenza vibrazionale. Luoghi, per così dire, sacri e magici, dove regna un’energia cosmo-tellurica particolarmente forte e vibrante. Questi siti spesso sono riconoscibili perché lì sono stati eretti, con pietre gigantesche che accumulano quella forza sottile, enigmatici monumenti. Stonehenge, le piramidi d’Egitto, così come i monumenti antichi più misteriosi e suggestivi sorgono su punti particolari in cui la terra emana un’energia forte. Non fa difetto a questa regola la splendida isola della Sardegna. La Sardegna è una terra molto antica e i punti ad alta energia vibrazionale sono parecchi e di potente intensità. Su questi punti la civiltà nuragica, a partire dal II millennio aC, ha costruito i suoi monumenti più rappresentativi: i nuraghi, i pozzi sacri, le tombe di giganti, ma anche i circoli, i menhir, i dolmen».