De Niro nei guai, la ex dipendente chiede 12 milioni: «Insultata e pagata meno degli uomini»

De Niro nei guai, la ex dipendente chiede 12 milioni: «Insultata e pagata meno degli uomini»
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Giovedì 3 Ottobre 2019, 20:18 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 10:09

Robert De Niro è finito nei guai: l'attore due volte premio Oscar è stato denunciato da una sua ex dipendente che gli ha chiesto 12 milioni di dollari per «discriminazione di genere». Ad accusare l'ex «Toro Scatenato» e adesso protagonista dell'ultimo Martin Scorsese «The Irishman», è Graham Chase Robinson, una veterana ed ex dipendente della sua Canal Production costretta a licenziarsi lo scorso aprile dalla posizione di vice presidente dopo esser stata ripetutamente al centro di minacce, insulti e avance non volute.

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Si tratta di messaggi sulla segreteria telefonica in cui la star di «Taxi Driver» la chiamava «troia» e «ragazza viziata». Contatti fisici «indesiderati e gratuiti», commenti e battute a sfondo sessuale. L'azione legale, presentata oggi presso un tribunale federale di Manhattan, include nei 12 milioni di dollari di danni anche violazioni dal punto di vista salariale. «Robert De Niro è rimasto aggrappato alle vecchie tradizioni. Non concepisce che gli uomini possano trattare le donne come pari. Nè gli interessa il fatto che la discriminazione di genere sul luogo di lavoro violano la legge. Mrs. Robinson è una vittima di questo atteggiamento», si legge nella denuncia. Sempre secondo la querelante, l'attore l'avrebbe trattata come la sua «mogliettina di ufficio», costringendola a mansioni tradizionalmente femminili, pagandola meno dei colleghi maschi e negandole gli straordinari. Allegata alle accuse è la registrazione di un messaggio lasciato da De Niro sulla segreteria telefonica della donna quando lei non aveva risposto alla chiamata. A colpi di parolacce, l'attore la minaccia di licenziamento: «Come osi non rispondere alle mie telefonate? You're f-king history». L'azione legale è la seconda che divide De Niro e la ex dipendente. L'attore aveva chiesto alla Robinson 6 milioni di danni per aver sottratto soldi alla società con un'appropriazione indebita e anche guardando le serie Netflix durante l'orario di lavoro: vicenda diventata virale quando si era appreso che la Robinson aveva trascorso un periodo totale di 4 giorni lo scorso gennaio guardando 55 episodi di Friends.

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