Dal tribunale alla cantina, la seconda vita di Cristina

Dal tribunale alla cantina, la seconda vita di Cristina
di Alessandra Iannello
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Venerdì 22 Maggio 2020, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 15:07

In un mondo dove tutto procede su binari preordinati, Cristina Mercuri, fondatore dell’accademia Degustibuss, sarebbe all’apice della carriera di avvocato e seguirebbe casi importanti per clienti internazionali. Invece, complice un programma televisivo che accompagnava ogni giorno i suoi pranzi al ritorno da scuola, rischia di diventare uno dei 380 Master of Wine del mondo. «Premetto – racconta Cristina – che studiare mi piaceva molto e che ho conseguito la laurea con ottimi risultati. Quando però ho iniziato la pratica mi sono accorta che non ero felice. Ho cambiato diversi studi di livello internazionale, sono entrata nell’ufficio legale di una multinazionale ma niente. Non mi sentivo soddisfatta».

 

 


Mentre la sua vita lavorativa la lasciava insoddisfatta, il suo hobby, il vino in tutte le sue declinazioni, la rendeva felice e appagata. «Al termine del telegiornale delle 13 di Canale 5 – prosegue coi ricordi Cristina – c’è una rubrica che si chiama Gusto. Tornando da scuola (ormai quasi 20 anni fa), la seguivo e mi incuriosivo quando l’esperto di vini raccontava i sentori che si sprigionavano durante la degustazione. Siccome non mi sembrava che un vino potesse avere le caratteristiche che il sommelier descriveva, ho iniziato a indagare». Da questa sfida olfattiva è nato l’amore incondizionato per il mondo dell’enologia. Corso su corso, Cristina diventa prima sommelier, poi supera i quattro livelli WSET - Wine & Spirit Education Trust, uno degli istituti di formazione sul vino più autorevoli al mondo, e diventa Wine Educator.

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«A quel punto – continua Cristina – di fare l’avvocato non mi importava più nulla. Così, nel 2015, mollo tutto e mi dedico solo allo studio e alla divulgazione del vino». Nel 2017 quello che oggi è diventato il suo socio chiamò Cristina per organizzare una degustazione e da quell’incontro nacque, nel 2018, Degustibuss. A oggi l’accademia ha formato, con 15 docenti, oltre 6mila corsisti ed è presente in più di 8 città fra cui Roma, Milano, Palermo, Bologna e Trieste. I corsi non si limitano al vino, ma includono la birra, gli spirits e la mixology. «La nostra accademia – sottolinea Cristina – ha ottenuto un riconoscimento internazionale diventando provider WEST per l’Italia. La peculiarità di Degustibuss è la varietà dell’offerta. Noi organizziamo degustazioni, corsi per neofiti, per chi è già sommelier e per barman». In particolare, il corso per sommelier, che consta di 3 livelli, ha un approccio anglosassone. Lo studente è coinvolto a tempo pieno per 8 ore al giorno con approfondimenti da fare a casa. Il corsista viene seguito individualmente durante lo studio casalingo tramite incontri online. Nel corso del primo livello si studiano i vitigni internazionali e si analizza come i fattori di terroir influiscono sulle differenze del calice. Alla fine di questo livello il corsista è in grado di degustare e di riconoscere vitigno e origine geografica di un vino. Durante il secondo livello si conoscono i vitigni europei e come le attività in vigna e in cantina influiscano sulla qualità e lo stile di un vino. Infine, durante il terzo livello si completa col resto del mondo e si affrontano lecture su climate change, concetti tecnici relativi a turnover e profittabilità aziendale, posizionamento economico di un vino e suo valore monetario. In questa fase è prevista anche una sessione sugli abbinamenti con il cibo.
Nel futuro di Cristina l’ottenimento del titolo di Master of Wine, un riconoscimento ottenuto da sole 380 persone in tutto il mondo dei quali, a oggi, nessuno in Italia. «Per quanto riguarda Degustibuss – conclude Cristina – stiamo intensificando molto tutta la parte online dei corsi anche con degli incontri con personaggi dell’enologia internazionale. Verrà ampliata anche l’offerta con nuove specializzazioni».

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