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Maria Rosaria Esposito, sposata e madre di due figli, era originaria di Torre Annunziata (Napoli) ma residente a Terzigno, nel Vesuviano. É morta dopo un mese e mezzo in terapia intensiva presso l'azienda ospedaliera Federico II di Napoli. Si tratta della seconda ostetrica morta dopo la 58enne scomparsa ad Alzano Lombardo. Questa nuova perdita, «ci ferisce ancor di più in un momento in cui l'intera categoria continua a essere mortificata, a livello nazionale, come nel Decreto Cura Italia e, a livello regionale, nelle diverse ordinanze» continuano i vertici Fnopo. «La mancata approvazione al Senato dell'emendamento volto a garantire per le ostetriche gli stessi aiuti previsti per altri operatori sanitari, è l'ennesima discriminazione operata sulla loro pelle», afferma Vicario. Le 21mila ostetriche presenti in Italia, nell'emergenza della situazione, prosegue, «assistono tutte le donne, anche senza protezioni adeguate e con turni ininterrotti, mettendo a rischio della propria vita, ma senza ricevere le stesse attestazioni di riconoscimento nelle normative riservate ad altri operatori sanitari».
Le professioni sanitarie. La Federazione delle Professioni Sanitarie aveva protestano per l'esclusione dal fondo di solidarietà e aveva chiesto nei giorni scorsi la costituzione di un Fondo di garanzia per le vittime di Covid, come è previsto per medici e infermieri. Le ostetriche inoltre avevano contestato la decisione del governo di non inserirle tra le professioni per cui era previsto il fondo e di escluderle dal bonus baby-sitter.
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