Consiglio d'Europa: «Troppi ostacoli per i diritti delle donne, le vittime di violenza spesso senza giustizia»

Consiglio d'Europa: «Troppi ostacoli a realizzare i diritti delle donne, le vittime di violenza spesso senza giustizia»
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Giovedì 5 Marzo 2020, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 13:44

«Alla vigilia dell'8 marzo nell'anno in cui si celebra il venticinquesimo anniversario della dichiarazione di Pechino è triste rendersi conto che molte sfide individuate 25 anni fa sono ancora oggi presenti in Europa, dove i progressi in alcuni settori sono bloccati a causa di ostacoli strutturali persistenti e crescenti contraccolpi ai diritti delle donne combinati alla mancanza di una risposta adeguata e forte da parte degli Stati». É l'allarme lanciato da Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa in occasione della giornata delle donne, che chiama «l'intera società, giovani e anziani, donne e uomini, a denunciare violenza e discriminazione, perché l'attuazione dei diritti delle donne dipende da ciascuno di noi».

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La violenza
Nel fare il punto sulla situazione attuale la commissaria evidenzia che «la violenza contro le donne è un'amara realtà per troppe di loro in tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa» e che «nonostante i recenti movimenti contro la violenza sessuale, le donne che hanno il coraggio di denunciare quanto subito devono ancora affrontare sfide enormi per ottenere giustizia».

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I social
La commissaria evidenzia anche che «con la crescente popolarità dei social media il discorso d'odio sessista ha raggiunto dimensioni preoccupanti e questo sta creando un nuovo terreno fertile per la violenza contro le donne». A questo si aggiungono «i contraccolpi contro i diritti delle donne, sostenuti dai movimenti ultraconservatori, particolarmente preoccupanti perché mettono in pericolo i progressi per l'eguaglianza di genere fatti sinora», prosegue la commissaria che raccomanda di «restare vigili per prevenire l'indietreggiamento dei diritti delle donne». A rischiarare questa 'cupa fotografià, dice Mijatovic, ci sono «le immagini di migliaia di donne che nonostante gli attacchi, le minacce, le molestie che subiscono continuano a lottare contro la violenza e per il pieno riconoscimento dell'uguaglianza di genere». Nel rendere omaggio al loro coraggio e affermando che è al loro fianco Mijatovic reputa che la mobilitazione della società civile non è comunque sufficiente e invita le autorità di ogni Stato «a fare la loro parte».

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