Le prime a protestare sono state le elettrici italiane che vivono all'estero. Alcune donne residenti a Bruxelles si sono ritrovate sulle schede appena rinnovate il cognome del marito. Alle richieste di chiarimento è stato risposto che per rintracciarle era stato inserito anche il cognome del marito.
«Io lì per lì non ci avevo fatto caso - racconta l'ex presidente del municipio - se n'è accorto mio marito. Non è una bella sensazione. Mi sembrava che questa cosa l'avessimo superata, la donna anche se sposata non si identifica col marito. Io sono sposata e felicemente da 35 anni, questo però mi è sembrato un ritornare indietro. Stiamo tornando indietro su tante cose gravi, questa può sembrare una piccola cosa, ma non è un bel segnale».
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