Casa delle donne, bocciato una seconda volta il finanziamento. Boschi: «Serve una proposta unitaria»

Casa delle donne, bocciato una seconda volta il finanziamento. Boschi: «Serve una proposta unitaria»
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 13:32
È stata dichiarata inammissibile la proposta di Pd e Italia Viva per assegnare un finanziamento da 900 mila euro nel 2020 per la Casa internazionale delle donne di Roma. Si tratta del secondo topo. La proposta, già dichiarata inammissibile dopo essere stata presentata con un emendamento dei relatori al Milleproroghe, è stata dichiarata inammissibile una seconda volta, dopo essere stata presentata di nuovo come subemendamento. L'esito del giudizio è stato comunicato in apertura di seduta delle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio.

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«L'emendamento che abbiamo presentato per salvare la casa internazionale delle donne è stato dichiarato inammissibile. Penso che sarebbe un bel segnale proporre subito una proposta di legge firmata da tutte le forze politiche con lo stesso obiettivo: evitare la chiusura della casa delle donne. Italia Viva c'è e non vuole mettere bandierine. Facciamolo tutti insieme», scrive la capogruppo di Iv alla Camera, Maria Elena Boschi. 

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«La questione della Casa internazionale delle Donne è un'urgenza nazionale», interviene la ministra per le pari opportunità e famiglia Elena Bonetti. «Ricordo che il rapporto del Gruppo di esperti del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne (Grevio) cita esplicitamente la situazione della Casa internazionale delle Donne di Roma mettendo in evidenza i danni derivanti dalla discontinuità della politica per strutture come questa, e incoraggia fortemente l'Italia a rafforzare il supporto alle organizzazioni indipendenti delle donne e a riconoscerne il valore e l'esperienza. È un gravissimo errore fare di questa situazione, peraltro evidenziata a livello internazionale, il terreno di uno scontro politico - aggiunge - L'autonomia, anche dalla politica, dei luoghi delle donne non può essere messa in questione. Al contrario, va tutelata come valore e sostenuta da tutti, perché questi luoghi continuino a svolgere la loro opera al fianco delle donne. Mai come in questo tempo abbiamo l'imperativo morale di assicurare alle donne del Paese il sostegno pieno delle istituzioni, senza cedimenti o divisioni».
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