Una bambina di 10 anni in Brasile è rimasta incinta dopo essere stata violentata. I medici dello stato in cui la bimba vive - Espirito Santo - si sono rifiutati di farla abortire a causa delle pressioni di alcuni gruppi religiosi. La piccola è stata ricoverata in un ospedale a Recife, nel nord-est del Brasile, dove l'interruzione di gravidanza è possibile. Un gruppo di donne ha manifestato davanti l'ospedale per difendere il diritto della bambina all'aborto, come riporta su Twitter il gruppo Mulheres do Fórum De Mulheres de Pernambuco.
Mulheres do Fórum De Mulheres de Pernambuco foram até o hospital defender a vida da menina de 10 anos que engravidou por ter sido estuprada pelo tio.
Essas são as pessoas que defendem a vida! #GravidezAos10Mata pic.twitter.com/xYW6XAqLbc— Instituto Marielle Franco (@inst_marielle) August 16, 2020
Sara Winter, leader di estrema destra, agli arresti domiciliari da fine giugno - racconta Radio Bullets - ha addirittura diffuso il nome della bambina insieme ai dettagli dell’ospedale dove verrà ricoverata. Ma davanti all'ospedale di Recife le donne del Forum Pernambuco hanno portato la loro solidarietà alla bambina e difeso il suo diritto ad abortire. «Siamo qui per dire che la vita di quella bambina stuprata conta», ripetono. «La gravidanza a 10 anni è come la morte». In contemporanea si è svolta una contromanifestazione contro il diritto all'aborto.
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