Arbitro donna insultata, lei torna in campo: per il giovane calciatore espulsione dal club

Arbitro donna insultata, lei torna in campo: per il giovane calciatore espulsione dal club
3 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Maggio 2019, 07:28 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 00:20

A prescindere da quale sarà la decisione del giudice sportivo regionale la sua carriera calcistica a Treporti può considerarsi conclusa. E quei genitori che dalla tribuna hanno dato vita alle offese una volta identificati verranno allontanati dalla società. Per sempre. È questa la decisione del calcio Treporti, Venezia, dopo gli insulti a sfondo sessista rivolti ad un arbitro donna. E soprattutto dopo il pesantissimo gesto di un ragazzino di appena 14 anni, che di fronte alla stesa direttrice di gara si è abbassato i pantaloncini, facendo poi riferimento a delle pratiche sessuali.

Offese sessiste all'arbitro donna, giocatore si abbassa i pantaloni in campo: insulti anche dalle famiglie

LA SOLIDARIETÀ
Nel mirino della maleducazione e delle offese sessiste è finita Giulia Nicastro, 22enne con una quarantina di partite alle spalle, anche di categoria superiore rispetto a quella di mercoledì sera, tra Miranese-Treporti del 10emo Torneo Sottana, manifestazione riservata ai Giovanissimi regionali in corso alla Gazzera. Iscritta alla sezione Aia di Venezia, Giulia è rimasta turbata da quanto accaduto. Ma anche rincuorata dalla tanta solidarietà ricevuta. A partire dall'intera Aia e da tutto il mondo dello sport, per arrivare al presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha invitato la direttrice di gara a non mollare. Una volontà che Giulia ha già manifestato ai vertici provinciali Aia, tanto da scendere in campo, con il sorriso, già ieri pomeriggio a Martellago, sempre per un torneo della categoria Giovanissimi.

REAZIONI
A rischiare uno stop è invece il ragazzino, per il momento sospeso, in vista della decisione di mercoledì del giudice sportivo. Ma ieri a riunirsi, sono stati i vertici della società treportina. «Non giocherà più con noi annuncia il dirigente Marco Dalla Pupa a prescindere dalla decisione della giustizia sportiva. Non possiamo fare altrimenti. Ma non sarà un'esclusione fine a se stessa, individueremo nei prossimi giorni un'iniziativa di sensibilizzazione che lo coinvolgerà».
E una decisione simile è attesa anche per i genitori. «Dei venti presenti solo una sparuta minoranza, al massimo quattro persone, aggiunge il dirigente ha offeso la direttrice di gara. Stiamo cercando i loro nomi: saranno invitati a scusarsi pubblicamente con l'arbitro, quindi ad allontanarsi dalla società. Quando accaduto è grave e non ci appartiene.
Tra le prese di posizione c'è anche quella del campione Daniele Scarpa, che ha inviato il ragazzo a bordo della propria barca per insegnarli i valori dello sport. Non è purtroppo la prima volta che in Veneto vi sono episodi di sessismo: sei mesi fa accadde a Bassano del Grappa.
G.B.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA