«Aperitivo con lo stalker. Come incastrare un uomo a norma di legge». Già il titolo dello show dello scrittore e blogger Daniele Stasi è una provocazione, in più c'è di mezzo il Comune di Genova. Quanto basta per scatenare l'indignazione dell'associazione femminile “Non una di meno” del capoluogo ligure.
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Ogni giorno assistiamo impotenti ad un ennesimo caso di femminicidio», la denuncia su facebook. «
E quindi il Comune di Genova che fa? Al municipio Levante patrocina e finanzia un ciclo di tre eventi il primo dei quali teorizza come sia in atto una strategia per delegittimare il ruolo del maschio e vuole minimizzare o negare la violenza degli uomini. Quante sono le donne uccise dai loro stalker? Vogliamo negare questa realtà, signor sindaco? Anche il linguaggio e la cultura son ben distanti da una presa di coscienza di come la violenza maschile sia fenomeno strutturale della nostra società».
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L'evento è in programma il 20 settembre,
al Castello di Nervi, sulla locandina i loghi del Comune e del Municipio. Lo scrittore Daniele Stasi sul suo blog sostiene che la legge sullo stalking danneggia «
nella maggior parte dei casi persone innocenti» e più volte ha ironizzato
sulle vittime sfregiate con l’acido, come nel caso di Lucia Annibali. «D’ora in poi sarà vietato parlare di acidità di stomaco, o chiedere al farmacista dell’acido acetilsalicilico. Si rischierà la denuncia per molestie per la cavaliera Annibali. Non c’è limite al ridicolo», scrisse condividendo una foto della vittima.