In Kuwait per la prima volta giurano 8 donne giudici, nominate nella Corte Costituzionale

Una delle giudici mentre giura nelle mani dell'esecutivo
di Franca Giansoldati
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Venerdì 4 Settembre 2020, 08:41

Per la prima volta il Kuwait ha accolto 8 giudici donne nella Corte Suprema. Le giuriste hanno giurato ieri, segnando un momento importante per la storia dello stato del Golfo. Su 54 giudici entrano nell'organismo statale otto magistrate e accademiche. Una sorta di quota rosa pari a quasi l'8%. Forse non una percentuale alta ma pur sempre un segnale impensabile per lo stato kuwaitiano fino a qualche tempo fa, come ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Kuna.

 

Il lavoro delle donne giudici sarà però valutato con attenzione per un certo periodo di tempo, ha detto Yousef al-Matawa, presidente del consiglio giudiziario supremo del Kuwait e della corte di cassazione. Matawa non ha specificato quanto sarà lungo questo periodo di tempo.



Sebbene la società kuwaitiana sia considerata una delle più aperte del Golfo, con donne  anche ai vertici del governo, alcune famiglie tradizionali continuano a imporre severe restrizioni ai movimenti delle loro figlie, moglie, parenti di sesso femminile.

Lulwa Saleh Al-Mulla, capo della Kuwaiti Women's Cultural and Social Society, con la sua organizzazione si è battuta a lungo per il diritto delle donne a servire come giudici. Una vittoria. «Queste nomine mi fanno quasi commuovere».

Alle donne del Kuwait è stato concesso il diritto di voto e di candidarsi a una carica politica nel 2005. Quattro anni dopo sono state elette le prime donne in parlamento.

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