Alessia, donati gli organi
Il fratello su Facebook: «Angioletto mio
non trovo le parole per descrivere
quello che provo per te»

Alessia, donati gli organi Il fratello su Facebook: «Angioletto mio non trovo le parole per descrivere quello che provo per te»
di Andrea Perini
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Mercoledì 19 Novembre 2014, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 20:49
URBANIA (Pesaro Urbino) Alessia Tagliolini ha donato gli organi. L'ultimo gesto d'amopre della tredicenne morta dopo l'investimento di sabato sera lungo la provinciale Metaurense, all'altezza della frazione di San Silvestro di Fermignano. Si è spenta alle 16,30 nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Torrette di Ancona. Sabato sera Alessia era uscita con le proprie amiche, dovevano festeggiare il compleanno di una compagna di scuola. Il gruppetto di ragazzini, dopo una veloce sosta al bar, stava per raggiungere la casa dell'amichetta. Erano le 21,30. Camminavano sul ciglio della strada quando un'utilitaria, guidata da un trentasettenne di Urbania che proveniva nella direzione opposta, ha investito Alessia urtando con la fiancata anche l'amica dodicenne, dimessa subito dopo gli accertamenti in ospedale.



Per Alessia l'impatto è stato più violento. L'auto l'ha colpita in pieno finendo per farle sbattere con forza la testa contro il parabrezza, prima di farla cadere a terra. Da subito le sue condizioni erano apparse critiche. Fratture multiple e un trauma cranico vasto. Per due giorni i medici del Torrette l'hanno tenuta in coma farmacologico sperando che le sue condizioni migliorassero, confidando nella sua giovane età, ma ogni tentativo è stato vano. Alle 16,30 il suo cuore ha smesso di battere.



«Angioletto mio non trovo le parole per descrivere quello che provo per te - scrive il fratello Emanuele sulla sua pagina Facebook - mentre il cuore mi si frantuma ti auguro tutto il bene di questo mondo. Alessina mia se Dio ti ha voluto con se un motivo ci sarà... Non so che dire ho finito le parole e le forze. Alessina sei sempre nel mio cuore e anche se Dio ti ha voluto fisicamente sarai sempre con me!». Uno sfogo a cui in tantissimi si sono uniti con messaggi di cordoglio, di vicinanza, di affetto.



C'è chi scrive «Riposa in pace piccola e dona a chi rimane qui la forza di andare avanti», chi ha un pensiero per il fratello, legatissimo a lei, «Manu non trovo le parole, ti sono vicina e vi auguro tutto il bene di questo mondo», chi semplicemente lascia un cuore. Quando la notizia si è diffusa, a Urbania nessuno poteva crederci. La speranza era tanta. Nel duomo durantino era appena terminata la giornata di preghiera dedicata a lei. Una giornata voluta dagli amici a cui in tanti hanno partecipato pregando per un miracolo. Il parroco, don Piero Pellegrini, contattato ieri sera, era sotto choc. La sua voce tremava. «Dovremo scoprire che segnale ci sta mandando il Signore - dice - Alessia era un punto di riferimento per gli amici. Frequentava l'oratorio, era vivace e amata da tutti. Abbiamo pregato per un miracolo. La chiesa era colma di ragazzi che si abbracciavano e non si staccavano più. La comunità è sconvolta. Tutti siamo addolorati».



Don Pellegrini ha anche un pensiero per il giovane che ha investito Alessia: «Due famiglie distrutte». Anche il sindaco, Marco Ciccolini, che in questi giorni è sempre stato in contatto con la famiglia, non aveva parole: «Siamo tutti vicino alla famiglia. Mi sono sempre tenuto in contatto con il fratello - ha raccontato - che è un operatore ecologico del Comune. Non ci sono parole per questo tragedia».



Con la morte di Alessia si aggrava anche la posizione del trentasettenne, con l'autorità giudiziaria che muterà il capo di accusa in omicidio colposo. Per valutare la sua posizione si dovrà però prendere in considerazione i risultati della analisi (era risultato positivo al pre-test che accerta la presenza di alcol) e delle rilevazioni effettuate la sera dell'incidente dalla polizia.



I funerali si svolgeranno in Duomo a Urbania, venerdì o sabato.
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