Ancona, Alberto Rossi brindisi e annuncio
«Una petroliera rifornirà in porto i traghetti» 

Alberto Rossi
di Agnese Carnevali
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Venerdì 18 Dicembre 2015, 13:51
ANCONA - L'acquisto di una piccola petroliera (85 metri per 3 mila tonnellate) per il rifornimento dei traghetti direttamente nel porto. Oggi la consegna al Pireo della nuova imbarcazione che farà il suo ingresso nello scalo dorico a giorni. È la prima novità con cui il gruppo Frittelli Maritime inaugurerà il 2016. Ad annunciarlo, ieri, il suo presidente, Alberto Rossi, alla consueta cena aziendale natalizia svoltasi al ristorante Passetto. A brindare alla nuova sfida imprenditoriale circa 200 dipendenti dei 500 che occupa Frittelli Maritime (gli altri 300 erano al lavoro in mare), operatori ed istituzioni del porto.

La nuova società stretta con Api e l'avvio della nuova attività di bunkeraggio (finora effettuata solo a Patrasso) era uno degli obiettivi fissati a fine 2014 da Rossi. Obiettivo centrato. «Lo scorso anno, nel corso dello stesso appuntamento di quest'anno ci eravamo posti il goal di instaurare e rafforzare il rapporto con Api - ricorda Rossi -. A distanza di un anno abbiamo costituito una società insieme ed acquistato una piccola petroliera. Oggi ci verrà consegnata. Verrà utilizzata per collegare la raffineria di Falconara al porto per il servizio di rifornimento delle navi che scalano ad Ancona. Un risultato importante - prosegue - perché significa da un lato aumentare l'efficienza dello scalo dall'altro la crescita del fatturato di Api».

E questo è solo uno degli obiettivi raggiunti. Dalla lista del 2015, il 90 per cento dei goal sono stati spuntati. Più i successi inaspettati, come l'accordo con uno dei maggiori competitor di Adria Ferries (linea di navigazione del gruppo), Grandi navi veloci. «Abbiamo stretto un joint service sulla linea Bari-Durazzo» dichiara Rossi. E nel futuro cosa c'è? «Una nuova grande sfide a cui tengo molto». Ma il numero uno di Fritelli Maritime non dice di più. La possibile tratta Miami-Cuba? «Resta un mio pallino, ma l'iter è ancora lungo». In attesa delle nuove sfide, intanto il gruppo si gode l'ottima annata che sta per chiudere. Un fatturato da 70 milioni, con una crescita dell'utile. La conquista del 70% della quota di traffico container attraverso la Act. «Siamo riusciti ad ottenere risultati incredibili nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato a causa della carenza degli spazi - illustra Rossi - Poi è arrivato il raggio di sole della banchina 26, grazie alla rapida operazione dell'Ap sui  ragaggi». Ed ora che si avvicina il bando, 26 pubblica o in  concessione? «Il porto deve avere una banchina pubblica perché se arriva un grande operatore deve poter ormeggiare e svolgere le attività di sbarco-imbarco. Starà però all'Authority decidere se tenere pubblica la sua migliore banchina o se tenere una seconda scelta». Non solo container, ma anche traghetti. «Abbiamo il 70% del traffico da e per la Grecia, tratta sulla quale la nostra compagnia Minoan ha registrato nel 2015 un +10%». Numeri sottolinea ancora Rossi che danno la misura di quanto cresca anche il porto. «Con le quote di mercato che abbiamo su container e traghetti è chiaro che se cresciamo noi cresce anche lo scalo».