ANCONA - Mezzavalle "libera" in tutti i sensi. A partire dai nudisti che prendono tranquillamente il sole in mezzo alle famiglie e i bagnanti che, dopo le multe da 200 euro emesse lunedì dalla Guardia Costiera, continuano a recarsi nella spiaggia del Trave, zona interdetta per rischio frane.
Anche ieri la Capitaneria hano multato 5 persone. «Erano tutti turisti italiani. Anche se nella spiaggia c'erano 11 persone - spiega il comandante Felice Tedone - ne abbiamo sanzionata solo una per famiglia. Ieri mattina dalla motovedetta abbiamo invitato le persone ad allontanarsi dalla zona, nel pomeriggio siamo invece andati via terra, per verificare se i bagnanti avessero rispettato le indicazioni".
Nella settima spiaggia più sognata d'Italia (secondo un concorso indetto da Legambiente), ognuno sembra libero di fare quello che vuole.
Intanto, anche ieri, pietre e polvere sono cadute più volte dalla falesia. «Dal monte - dice Elisa Ronzoni di Milano - sono scesi sassi e polvere. Ero con una mia amica, le pietre sono rotolate e ci hanno colpito sulle gambe. Ci siamo anche abbassate per evitare che i sassi cadessero sopra la testa. Abbiamo avuto un po' di paura, ma non siamo rimaste ferite. Purtroppo non ci siamo accorte dei cartelli, abbiamo visto una bella insenatura e ci siamo incamminate».
«Ero con dei miei amici - dice Andrea Mariani - abbiamo sentito un rumore e visto cadere molti sassi e abbiamo iniziato a correre, è tutto molto friabile».
La Capitaneria di Porto e i vigili urbani hanno iniziato già da giorni un'azione coordinata di prevenzione per richiamare i bagnanti al rispetto delle leggi. Ma a breve sono previsti ulteriori sopralluoghi congiunti per verificare altri abusi, come campeggio di tende e accensione di fuochi. «Mezzavalle ha bisogno di essere controllata - dice il bagnino Amir Ahmadpour - durante la notte le persone campeggiano con le ende. I cani fanno i bisogni e i padroni non puliscono. Ognuno fa come vuole. Serve il corridoio di lancio, barche e gommoni in affitto arrivano a tutta velocità e non osservano il divieto di navigazione a motore entro i 300 metri da riva. Io fischio ma loro rimangono lì. E poi c'è chi col parapendio atterra sulla spiaggia, due settimane fa addirittura uno si è fermato sulla testa di una ragazza e sono dovuto intervenire».