Pollenza, «dacci i soldi o ti tagliamo la gola», rapinato in casa l'imprenditore Primo Smorlesi

Primo Smorlesi
di Alessandra Bruno
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Martedì 14 Ottobre 2014, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 21:12
POLLENZA - Rapinato in casa titolare di un'azienda di rifiuti. La minaccia dei malviventi, armati di coltello: «Dicci dove sono i soldi o ti tagliamo la gola». I ladri sono fuggiti con un bottino di oltre 600 euro, portando via borse, ori, contanti e un cellulare.



L'episodio da brividi è successo l’altra notte, intorno alle due, in un'abitazione bifamiliare a Casette Verdini, frazione di Pollenza. La vittima dell'aggressione, che per fortuna non ha riportato lesioni, è Primo Smorlesi, 75 anni, proprietario insieme ai figli Gianni e Michele dell'omonima ditta che si occupa di smaltimento di rifiuti industriali, con sede a Pollenza.



«Erano circa le due e un quarto di notte - racconta Mariangela, la moglie di Primo - stavo riposando in camera con la mia nipotina, quando a un tratto ho sentito delle urla provenire dall'altra stanza. All'inizio ho pensato che mio marito stesse litigando con uno dei nostri figli, ma poi ho realizzato che era tardi e non era possibile». Poi continua: «Mi hanno chiusa a chiave e non potevo uscire a verificare cosa stesse accadendo. Non ho avuto paura solo perché non li ho visti. Hanno rubato due borse firmate, la fede nuziale e i 500 euro che avevo nel portafoglio. A mio marito, invece, hanno preso le chiavi della macchina, il portafoglio con circa cento euro e il cellulare. Gli hanno puntato il coltello alla gola, parlavano in dialetto e volevano i soldi».



I rapinatori, due italiani, che hanno agito a volto scoperto, non hanno forzato il cancelletto per entrare nell'abitazione: «Si sono diretti in casa con una pila - prosegue il figlio Michele - mio padre è andato a verificare attirato dalla luce. Stavamo dormendo, ma le urla mi hanno svegliato, credevo che i miei genitori stessero male. Mio padre è un tipo energico, nonostante l'età, ma dopo un po' credo che abbia avuto davvero paura. Siamo una famiglia normale, oltre ai soldi in casa, non abbiamo altro». E spiega: «Erano in due, uno alto e uno più basso e tarchiato, avevano due coltelli. Credo che ci fosse una terza persona a fare da palo, hanno frugato nell'auto. Mio fratello ha visto delle persone allontanarsi a bordo di un'utilitaria bianca. Stanotte non so se dormiremo».



Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Macerata, ma i malviventi erano già fuggiti. La famiglia Smorlesi ha sporto denuncia contro ignoti e le indagini sono in corso.







Il fatto aggrava la scia di furti, che sta “flagellando” la provincia. Domenica notte a Montecassiano c'è stato un furto con scasso al bar-pizzeria Da Cesco: i ladri hanno rubato la macchinetta cambia soldi, portando via circa duemila euro. Lo stesso incasso è stato sottratto al registratore di cassa del bar-distributore Corradini di Corridonia. Un furto, sventato prontamente dall'intervento dei Carabinieri, si stava per compiere ai danni della snc Elettrodomestici Ciclosi di San Severino. I residenti, che hanno visto due sagome scavalcare il recinto, hanno allertato le forze dell'ordine.