Pesaro, plebiscito sulle multe per i mozziconi
Ma i fumatori chiedono più posacenere

Pesaro, plebiscito sulle multe per i mozziconi Ma i fumatori chiedono più posacenere
di Thomas Delbianco
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Domenica 7 Febbraio 2016, 16:48

PESARO - Tutti d'accordo sulle multe a chi getta per terra le cicche di sigaretta. Ma ora i fumatori vogliono più posaceneri in città. "Possiamo metterne altri, ma questo non sia un alibi, va cambiata la mentalità, il mozzicone deve essere considerato un rifiuto, in molti ancora non la pensano così", dice Briglia.
La caccia ai trasgressori del divieto di gettare sul suolo le cicche di sigaretta è iniziata. Il provvedimento statale è entrato in vigore martedì scorso, e dopo 72 ore, i vigili urbani, attraverso controlli in borghese, hanno elevato le prime tre multe da 50 euro. Due in via Rossi e una alle Cinque Torri. La notizia ha scatenato decine e decine di reazioni tra i pesaresi, ma tutti, o quasi, anche tra chi è potenzialmente più soggetto alle sanzioni, in quanto amante delle bionde, sono concordi nell'avvio dell'azione di repressione, con i verbali appunto. "Era ora, speriamo che i controlli non si fermino e si allarghino a tutte le vie della città", è una delle reazioni apparse ieri su Facebook. "Era ora", "bravissimi", altri commenti. "Ma non ci si dimentichi di far rispettare il divieto, come accaduto con quelli delle biciclette". Multe sì, ma anche agevolazioni per evitare di incorrere nelle sanzioni. "Ora il Comune dovrebbe attivarsi a mettere più posacenere in strada", è un'esigenza diffusa in diversi pareri dei fumatori che hanno voluto dire la loro. C'è chi, però, e non sono pochi, è convinto che non serva potenziare il sistema dei punti di raccolta dei mozziconi. "Basterebbe spegnere la sigaretta e buttarla in un normale bidone", oppure "infilare il mozzicone in un pacchetto di tabacco vuoto, da portarsi dietro per questa necessità". In ogni caso, "se c'è buona educazione, questi problemi non esistono". E l'assessore all'Ambiente Rito Briglia, promotore nella scorsa primavera, della campagna di sensibilizzazione per spingere i fumatori a non invadere il terreno con le cicche, cosa ne pensa del dibattito che si è generato dopo le prime tre multe ai trasgressori?  "La campagna sui portacenere tascabili, con la distribuzione di 4 mila pocket, non era stata fatta a caso. E' proprio quello il modello al quale tendiamo. Non è l'unica soluzione, ce ne possono essere altre, come i posacenere in strada, ma questo non deve essere un alibi". Cosa intende? "Quanto tempo passa dal momento in cui la sigaretta finisce e il fumatore la butta per terra? Pochi secondi direi – continua Briglia - E' possibile che metteremo altri posacenere, ma anche se ne aggiungessimo a centinaia, non ce ne sarebbe mai uno ogni due metri, Ecco perchè parlo di alibi. Il vero problema è culturale, la cicca di sigaretta è un rifiuto, ma oggi non viene ancora concepita come tale. Nessuno si sognerebbe mai di gettare per terra la carta di un panino appena mangiato. Questo, perchè quella carta la consideriamo un rifiuto. Per la sigaretta deve passare lo stesso ragionamento. Nella testa bisogna convincersi che il mozzicone, essendo un rifiuto, deve prima essere messo in un contenitore intermedio, per poi venire scaricato nel bidone.

Per questo il portacenere tascabile ha molto a che fare con il modello che vogliamo diffondere". E le multe? "Sono una parte fondamentale di questo cambiamento culturale – è convinto l'assessore - Vorrei ricordare a tutti che noi non facciamo le sanzioni, e poi la prevenzione. A Pesaro è avvenuto il contrario. C'è stata una campagna di sensibilizzazione, la distribuzione dei portacenere tascabili, si è parlato tanto di questo tema nei mesi scorsi e negli ultimi tempi".

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