Pesaro, selfie-pellegrinaggio alla Palla di Pomodoro sulle panchine-scultura

Pesaro, selfie-pellegrinaggio alla Palla di Pomodoro sulle panchine-scultura
di Thomas Delbianco
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Sabato 21 Maggio 2016, 18:42
PESARO - Processione di pesaresi alla Palla per vedere e testare le panchine pop. Selfie e foto di gruppo la fanno da padrone, ma la città resta divisa.
Quasi un pellegrinaggio. Per tutta la giornata, complice il sole che splende su Pesaro, centinaia di persone non hanno resistito a fare una visita di perlustrazione in piazzale della Libertà. Il clamore suscitato dall'arrivo delle nuove panchine bianche e rosse in stile moderno, "quella pubblicità pazzesca", come ha detto il sindaco Matteo Ricci, hanno spinto tanti pesaresi nel cuore turistico della città, per vedere da vicino l'effetto che fa. Il punto di osservazione preferito, anche per ragioni di ombra, è quello sotto l'Ufficio di Accoglienza Turistica, con vista panchine. In molti si spingono dentro il piazzale, per testare le nuove sedute. Difficile incrociare Belen e farsi un selfie con la bella show-girl, più facile e a portata di mano, l'autoscatto sulle panchine-scultura. Da soli o con gli amici. Il dibattito continua ad essere incandescente, impossibile mettere tutti d'accordo, ognuno la pensa come vuole, in base ai propri gusti. Una buona dose dei cittadini continua ad avere parecchie riserve sull'utilità delle panchine in quella zona, e sullo stile e i colori scelti, pareri negativi con tinte molto nette e drastiche, altri favorevoli, anche in questo caso decisi. Poche vie di mezzo, al massimo una scelta estetica che piace, ma che poco c'azzecca con la location, e potrebbe essere valorizzata in un altro sito. La pensa così Corrado Torriani, che "vedrebbe bene le panchine nelle Ramblas di Barcellona, più che davanti alla nostra Palla". Tre ragazzi entrano in piazza con i loro rollerblade e si spalmano sulle panchine. "Sono convinto che entro poco tempo saranno piene di scritte - dice Stefano Sebastianelli, uno dei tre pattinatori – le sedute messe lì, davanti al Villino Ruggeri, non mi convincono proprio". E non è l'unicoa pensarla così. Arrivano alcuni gruppetti di anziani.Una signora scruta le sedute, gli gira intorno, è un po' titubante a sedersi, le tocca lentamente con la mano. "Ma scottano? E' da questa mattina che batte il sole". Poi trova il coraggio di mettersi a sedere. "No, sono fredde, meno male". Franco Cambrini sta facendo le prove sui diversi modelli di panchine. "Quelle rosse piccole sono più comode, quelle bianche meno. In ogni caso, a me non dispiacciono, perchè sono d'impatto. Se uno fa qualcosa di nuovo può essere criticato, ma finora in questa città non si è fatto nulla. Ben venga l'attivismo". Non mancano le espressioni colorite. "Assomigliano a un water", sospira una passante, mentre l'agricoltore Andrea Busetto, transitando lungo viale Trieste con il suo camioncino, non perde l'occasione per suonare il clacson ed urlare il suo pensiero: "Fanno cag...". Spunta anche l'assessore Enzo Belloni con il suo fido cane. Raccoglie tutti i pareri, belli e brutti, di chi gli si avvicina per affrontare il tema unico della mattinata, le panchine pop ovviamente. "Se in città si parla così tanto di questi arredi, forse significa che non ci sono poi troppi problemi e quelli che ci sono li stiamo risolvendo. Io sono convinto che il piazzale così è migliorato, prima non si poteva neppure fare una foto con il villino Ruggeri alle spalle, adesso c'è una visuale ampia. E il non è ancora finita, lo abbelliremo con le aiuole e lunedì-martedì arriverà anche la nuova illuminazione. Saranno sei pali che seguono lo stile di viale della Repubblica. Nel prossimo fine settimana inaugureremo tutto quanto".

 
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